E’ dello scorso 7 aprile l’ordine, partito da Donald Trump, di un attacco sulla base dell’aereonautica militare siriana da cui, stando alle affermazioni del presidente degli Usa, è partito il bombardamento sulla città di Idlib, avvenuto il 4 aprile. Durante la conferenza in cui Trump ha spiegato le motivazioni di tale gesto, spicca il suo invito ai paesi “civilizzati” di unirsi agli Stati Uniti per fermare il massacro in Siria; palesando la sua volontà di schierarsi contro la decisione del Medio Oriente di combattere la guerra contro il Daesh, appoggiando politicamente il presidente siriano Bashar al Assad e collaborando con la Russia. La decisione del presidente Usa non ha causato altro che il favoreggiamento diretto di forze politiche che l’America dovrebbe combattere per sconfiggere realmente il terrorismo. Sia la Turchia che lo Stato Islamico, hanno sicuramente giovato del seguente attacco che, per rigor di logica, risulta essere terribilmente scandaloso; ai danni di un popolo che rivendica una propria autonomia e una propria rappresentanza, e che nella totale indifferenza prova a contrastare dittature e imperialismo, ricorrendo talvolta alle armi. Un esempio di tale impegno è il PKK (partito dei lavoratori del Kurdistan), che tenta di combattere per l’autodeterminazione dei popoli e per la democrazia.
Paolo Santopietro
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Misterstudent pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.
Misterstudent è una testata giornalistica registrata - Registrazione del Tribunale di Salerno n.1910 del 25 ottobre 2011