TOP
3° - PALERMO
Con tantissime difficoltà, dovute soprattutto alle scelte del presidente, vedi il record di cambi di allenatore, è infine arrivata anche la salvezza del Palermo. Risultato quasi insperato fino a 2 giornate fa. Alla fine i rosanero sono riusciti nell’impresa grazie soprattutto ai grandi professionisti che scendevano in campo, in particolare il portiere Sorrentino, il talentuoso Vazquez e, soprattutto, Alberto Gilardino, miglior marcatore con 10 reti messe a segno. Un sospiro di sollievo per i tifosi palermitani alla fine di un anno fatto di poche gioie e tante, giustificate, contestazioni alla società.
2° - SASSUOLO
Campionato da incorniciare quello del Sassuolo che vince anche l’ultima gara, 3 a 1 contro l’Inter al Mapei stadium, e approda ai preliminari di Europa League. Il sorpasso sul Milan al sesto posto era avvenuto due giornate fa, solo un punto divideva le due squadre, ma alla fine i neroverdi sono usciti vincitori, con tanto merito, da questo duello. Una società che ha lavorato benissimo in questi suoi primi anni di A, portando avanti un progetto serio. Squadra con una solida base di giocatori italiani, giovani talenti e uomini di esperienza, guidata da quello che è andato man mano confermandosi come uno dei migliori allenatori nostrani, Eusebio Di Francesco. Adesso i neroverdi si godono la festa aspettando l’Europa, ennesimo banco di prova per continuare a crescere e confermarsi come una delle realtà più belle del nostro calcio.
1° - HIGUAIN LEGGENDARIO
Un anno fa si diceva di lui che era forte ma non un vincente, che sbagliasse troppi rigori, che fosse sopravvalutato. Un anno fa sbagliava il rigore decisivo per portare il Napoli al terzo posto, relegandolo invece al quinto. Si diceva che sarebbe andato via, senza la Champions non avrebbe avuto gli stimoli per restare e con Sarri non sarebbe mai andato d’accordo. Si sono dette e scritte tante cose su Gonzalo Higuain e lui ha saputo cancellarle tutte con i fatti. È restato al Napoli, convinto proprio da Sarri, con cui si è subito inteso, e l’ha riportato in Champions dalla porta principale, sfiorando il sogno scudetto, e segnando 36 gol in 35 partite. Record di Nordahl battuto, dopo 66 anni, in una notte magica al San Paolo. Contro il Frosinone, partita decisiva per la conferma del secondo posto del Napoli. Con più difficoltà del previsto la sblocca Hamsik al 44’. Il pipita per tutto il primo tempo è stato braccato dai difensori ciociari, poi però al 52’ si sblocca, servito da un assist al bacio di Allan. I gol sono 34. Dopo 10 minuti, ancora a segno. 35, pari merito con Nordahl. Al 71’ viene servito al limite dell’area con una palla alta, stop di petto, rovesciata e palla in fondo la rete per la terza volta. 36 gol in 35 giornate, nuovo record. Higuain esplode di gioia, e la squadra, il San Paolo, tutta Napoli, e chiunque ami questo sport meraviglioso che è il calcio, esulta con lui. Un anno dopo, Gonzalo Higuain è leggenda.
FLOP
3° - INTER
Quarto posto per l’Inter, accesso diretto all’Europa League, ma tanta, tantissima amarezza e conti in banca che non tornano. I punti dal terzo posto sono 13, un bel po’ visto i tanti soldi spesi proprio per tornare in Champions League, che avrebbe riportato lustro alla società e, soprattutto, favorito un rientro economico a coprire parte delle spese. C’è poco da festeggiare per un’altra annata deludente anche sul piano del gioco. Dopo l’illusione della prima metà di campionato pensando di poter vincere la competizione andando avanti ad 1 a 0, i nerazzurri sono crollati e non hanno più tenuto il passo di squadre meglio organizzate come Juventus, Napoli e Roma.
2° - UDINESE
La bella Udinese di qualche anno fa sembra finita del tutto. Una società che puntava su giovani talenti e che alla fine della stagione arrivava anche a giocarsi posti importanti per le competizioni europee. Oggi invece solo 39 punti conquistati e un altro campionato deludente dei friulani che, dopo la sconfitta dell’ultima giornata contro il retrocesso Carpi, chiudono addirittura quartultimi.
1° - MILAN
Ultimo disastroso tassello di un altro anno da dimenticare per il Milan. Gli uomini di Brocchi cadono a San Siro sotto i colpi di una Roma troppo più forte. Finisce 3 a 1 per i giallorossi. Gli unici applausi dei tifosi rossoneri sono riservati a El Shaarawy e Totti, due avversari, e Abbiati, che lascia il club dopo 380 presenze. Il Milan chiude al settimo posto e ora l’unica opportunità di andare in Europa League passa dalla finale di Coppa Italia contro la Juventus, inutile dire che i rossoneri non hanno i favori del pronostico. La domanda ancora una volta sorge spontanea: perché esonerare Mihajlovic?
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