TOP
3° - GENOA SALVO
Tra luci e ombre il campionato del Genoa che raggiunge la fatidica soglia salvezza dei 40 punti e lo fa in una partita non facile, al Mapei Stadium contro il Sassuolo. I neroverdi sono tra gli avversari più ostici del campionato, specialmente tra le mura amiche, e infatti, dopo un buon avvio dei grifoni, sono stati proprio i padroni di casa ad avere in mano il pallino del gioco. Ma proprio nel momento di maggiore difficoltà, con un bel contropiede, il Genoa è riuscito a portarsi in vantaggio grazie al gol di Dzemaili al 42’. Nel secondo tempo i rossoblu hanno saputo proteggere il vantaggio e hanno portato il risultato a casa. Una bella soddisfazione soprattutto per mister Gasperini che quest’anno è stato spesso bersaglio delle critiche dei tifosi, ai quali ha risposto sul campo.
2° - SIMONE INZAGHI
La scorsa settimana la Lazio era tra i flop per aver perso il derby e anche l’ultima occasione di dare una piccola gioia ai propri tifosi. Oggi non mettiamo la squadra tra i top, ma il nuovo allenatore: Simone Inzaghi. L’ex attaccante, detentore del record di reti segnate in competizioni UEFA con la maglia biancoceleste, che finora ha allenato la primavera della Lazio con ottimi risultati, 2 coppa Italia e 1 supercoppa vinte, è stato promosso in prima squadra dopo l’esonero di Pioli. La società l’ha scelto come traghettatore fino a fine stagione, ma lui vuole restare anche la prossima, e l’ha subito dimostrato andando a vincere a Palermo. Un 3 a 0 secco, dove la Lazio ha mostrato le solite sviste difensive in alcuni frangenti, ma poi è stata completamente padrone del gioco. Un grande avvio per Inzaghi che vuole dimostrare di poter allenare anche ad alti livelli.
1° - IMMENSO BUFFON
Se la Juve vede sempre più vicino il quinto scudetto di fila, lo deve soprattutto a lui. A 38 anni, oltre il record di imbattibilità, continua a sfornare prestazioni incredibili, l’ultima contro il Milan questo fine settimana a San Siro. Non ha potuto fare niente sul gol di Alex, ma poi ha salvato il risultato con un paio di parate clamorose: la prima, su una punizione di Balotelli, che aveva piazzato benissimo il pallone sul palo lontano dal portiere, smanacciata in calcio d’angolo; la seconda in realtà è una doppia parata, prima su Bacca, che si gira bene in area e calcia forte, tiro respinto, sul pallone si avventa Balotelli, che va a colpo sicuro sotto porta, ma il portiere della nazionale scatta e respinge ancora sulla traversa. Insomma, la Juve è la squadra che subisce meno tiri in porta, quando li subisce però niente paura, ci pensa Buffon.
FLOP
3° - MILAN
Stessa posizione tra i flop della scorsa settimana, motivi leggermente diversi. Si era parlato del brutto rapporto tra Mihajlovic e Berlusconi, ebbene, il presidentissimo non ce l’ha fatta più e ieri sera ha deciso di mandare a casa l’allenatore serbo, da oggi a guidare la squadra ci sarà Cristian Brocchi, quarto allenatore esordiente a sedersi sulla panchina del club rossonero negli ultimi 3 anni. Una scelta societaria da flop, visto che Mihajlovic qualche risultato a casa l’ha portato, vedi finale di Coppa Italia raggiunta, e anche perché arriva dopo una buona prestazione del Milan contro la Juventus, anticipo della suddetta finale persa dai rossoneri ma giocata alla pari con la prima della classe. Una scelta, a detta di chi scrive, completamente senza senso.
2° - PALERMO
Ormai la sfida per la salvezza sembra relegata a 3 squadre, le due neopromosse, Frosinone e Carpi, e il Palermo. I rosanero anche questa giornata hanno perso, ma questa volta a fare notizia è anche la brutta contestazione da parte dei tifosi. Scontri con la tifoseria laziale prima della partita, che per fortuna non hanno avuto seguito; durante il match, continui lanci di fumogeni e petardi in campo, tanto che l’arbitro Gervasoni ha dovuto sospendere per due volte il gioco; infine, la contestazione è continuata fuori lo stadio dove è servito l’intervento delle forze dell’ordine per allontanare i tifosi, epilogo di una bruttissima serata al Barbera.
1° - ZAMPARINI
La forte contestazione dei tifosi palermitani è tutta verso quest’uomo, che già diverse volte è stato protagonista di questa rubrica, sempre tra i flop. Intanto Zamparini continua imperterrito nella sua gestione, sconsiderata a dir poco, fatta di continui esoneri, e dopo la sconfitta contro la Lazio, anche Novellino è stato fatto fuori, al suo posto richiamato Ballardini, già sulla panchina rosanero dal 10 novembre 2015 all’11 gennaio 2016. Ottavo cambio di panchina per il Palermo questa stagione, chi sa se sarà l’ultimo.
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