Gli anni 90 , a livello musicale, vedono la nascita e l’esplosione del fenomeno “grunge” che si manifesta principalmente in America con band come Nirvana, Pearl jam, Alice in chains ed altri (ovviamente con caratteristiche e ispirazioni differenti per ogni gruppo).Anche in italia seppur con un pò di ritardo le atmosfere del "grunge" iniziano a prendere piede, e tra i gruppi che traggono ispirazione dalle band americane vi sono sicuramente gli Anhima. Il loro album di debutto “Toccato dal fuoco”mostra chiaramente ciò che abbiamo detto in precedenza a tal punto che la stampa italiana forse un po’ frettolosamente paragona il gruppo fiorentino proprio ai Pearl jam (paragoni che indipendentemente dal fatto di essere veritieri o meno non fanno mai bene ) . E fuori da ogni dubbio comunque che gli Anhima con questo lavoro, uscito nel 95, hanno portato nel mondo del rock italiano una ventata di energia e internazionalità che solo altre poche band del nostro paese sono riuscite a fare, in un tempo ormai lontano. Le atmosfere e le sonorità dell’album ovviamente riprendono in gran parte quelle del "grunge" unite però ad un rock più classico, pezzi energici,chitarre distorte ,batteria violenta e voce graffiante del frontman “Daniele Tarchiani”, sono la miscela esplosiva che rende il prodotto uno dei migliori del rock italiano del ventesimo secolo.Il primo singolo estratto, "Dritto al cuore", forse una delle migliori canzoni rock scritte in italiano, esprime in pieno tutta l'energia e la potenza dell'album, aggredendo l'ascoltatore sin dal primo momento, altro pezzo molto diretto e positivo è sicuramente "Vivo", scritto in collaborazione con Piero Pelù. Ci sono anche pezzi più lenti come "Storie"(quest'ultima molto stile Pearl jam) che ha una partenza più delicata per esplodere poi nel ritornello. Altro pezzo particolare è "xtc"con inizio e finale quasi psichedelico, e parte centrale molto lunga, veloce e sporca, oltre che in continuo crescendo (tra l'altro con un tema delicato come quello della droga trattato in modo originale). In sostanza gli Anhima sono sempre stati e oggi ancor di più(dopo la reunion da poco avvenuta), un gruppo di nicchia per cosi dire e non hanno mai avuto una grande esposizione, ma ciò non toglie che per chi ha la voglia e il piacere di andare a ricercare la loro musica, hanno sicuramente lasiato una piccola traccia nel mondo, sempre troppo bistrattato, del rock italiano. Chi di noi almeno una volta nella vita non si è sentito toccato dal fuoco, non ha sentito quella energia, quella passione e perchè no quella rabbia che ci spinge a lottare sempre e comunque, questo è quello che cercano di fare gli Anhima, farci rivivere queste senzazioni e indipendentemente dal fatto di riuscirci o meno va dato loro il merito di averci provato.
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