Dopo l’omonimo album di debutto, gli Skid Row decidono di dare un taglio deciso a quelle sonorità tipiche dell’"Glam metal" che gli avevano regalato tanto successo, per passare ad uno stile più aggressivo e sporco, in una parola più "heavy".Stiamo parlando di "Slave to the Grind", album che si contende insieme a "Metal Health" dei Quiet Riot il titolo del primo album hevy metal ad aver raggiunto la vetta della classifica degi Stati Uniti.L'album esce nel 1991 un periodo fondamentale per diversi punti di vista, infatti proprio in questi anni la popolarità dell' "hair metal" iniza a declinare anche a causa del nuovo fenomeno musicale del momento ovvero il "grunge".Ma non solo, infatti il passaggio dagli anni 80 ai 90 porterà nel mondo occidentale una grave crisi economica, che inevitabilmente colpirà anche il modo di intendere e fare musica(da qui l'esplosone proprio del "grunge").Gli Skid Row hanno la capacità di cogliere questo cambiamento adattando, come detto, in parte il loro stile, infatti già dai testi delle canzoni si può intuire tutto ciò, visto che si parla di temi più impegnati, meno banali rispetto al passato, e anche molto critici rispetto alla società occidentale, e il suo stile di vita.Anche le sonorità rispecchiano questo atteggiamento aggressivo e deciso, infatti i "riff" di chitarra sono più potenti,la batteria accellerata e i ritmi più serrati e incisivi.Il primo singolo estratto dall'album è "Monkey business" dove vengono mostrate tutte le caratteristiche citate sopra,oltre alle grandi qualità vocali del cantante Sebastian Bach che passa da parti basse e rauche ad altre alte e urlate con estrema facilità.Non mancano le ballate che però si distanziano notevolmente da quelle del passato(come "I remember you"), avendo un approccio più duro e meno melodico,da citare su tutte "Wasted time", davvero molto intensa e "In a darkened room"dove viene affrontato il tema degli abusi sui minori.Altri brani che esprimono la rabbia e la potenza di quest'album sono sicuramente "Psyco love" e "The Threat"che portano gli Skid Row ad emergere come esponenti di spicco di determinate sonorità. "Slave to the Grind" è un album dalla difficile digestione e assimilazione e che richiedi più ascolti per esssere apprezzato, ma possiamo affermare tranquillamente di trovarci difronte ad un prodotto dalla qualità notevole che riesce a innovare le sonorità del gruppo proiettandoli verso il nuovo decennio senza snaturarne assolutamente l'identità.
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