La Fondazione dell'attore statunitense Micheal J. Fox (www.michaeljfox.org) ha deciso di finanziare una proposta dell'Università di Salerno, proprio rivolta alla scoperta di nuovi marcatori, sia serici che di imaging, per il declino cognitivo nella malattia del Parkinson. La Fondazione non poteva non accettare, dato che proprio il noto attore soffre di questa malattia. L'idea è partita dalla dottoressa Maria Teresa Pellecchia, ricercatrice del dipartimento di Medicina e Chirurgia e neurologa del Cenro per le Malattie Neurodegenerative, sotto la direzione del professore Paolo Barone. Il declino cognitivo, sintomo più importante e caratteristico della malattia può diventare una vera e propria demenza nel 40-50% dei pazienti, e proprio per questo deve essere uno dei principali temi dell'attuale ricerca anche per lo sviluppo di nuovi farmaci per il rallentamento dei sintomi e della malattia. Il centro dove lavora la dottoressa Pellecchia è l'unico in Italia ad essere coinvolto nello studio internazionale Ppmi (Parkinson’s Progression Markers Initiative; www.ppmi-info.org) che coinvolge più di venticinque centri di ricerca mondiali e che si prefissa di identificare possibili biomarcatori sia nei malati di Parkinson e le persone a rischio.
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