Pubblichiamo il comunicato stampa degli studenti universitari de "L'altra Unisa", risalente al 13-06-2014
COMUNICATO STAMPA Fisciano, 13-06-2014
In occasione del conferimento da parte dell’Università degli Studi di Salerno a Raffaele Bonanni, segretario generale della CISL della Laurea ad Honorem, è doveroso per noi fare delle considerazioni. Preso atto del forte dissenso della componente docente dell’Ateneo e delle circa 160 firme già raccolte al fine di bloccare i procedimenti messi in atto dal Senato Accademico e dal Rettore Aurelio Tommasetti, ci sentiamo di allinearci ai loro esposti in netta contrapposizione alle dichiarazioni dei componenti degli organi d’Ateneo e del criterio utilizzato per giudicare i meriti tali per conferire la suddetta onorificenza al sindacalista abruzzese. La Laurea Honoris Causa è un importante coronamento di percorsi di vita, di studio e lavorativi per il quale, il soggetto meritevole della nomina, si contraddistingue fino a raggiungere una specializzazione particolare in un determinato campo, in una determinata area di studio e analisi. “Soltanto a persone che, per opere compiute o pubblicazioni fatte, siano venute in meritata fama di singolare perizia nelle discipline della Facoltà per cui è concessa ” recita l’articolo n.169 da Regio decreto 1592/1933. Riteniamo che il caso di Raffaele Bonanni, che dovrebbe fregiarsi della laurea in Consulenza e Management Aziendale, per le sue innovazioni nel rapporto tra sindacato e azienda, sia un’offesa all’istituzione della laurea ad honorem, delle componenti tutte dell’ateneo e dell’università stessa. Individuiamo incongruenze e sospetti di clientelismo e favoreggiamento del sindacato in questione (di maggioranza all’interno degli organi del campus) e criticità nella linea politica mantenuta dalla CISL negli ultimi anni in connivenza al progetto neo-liberista delle larghe intese dello smantellamento, dello stato sociale e della distruzione del contratto di lavoro nazionale. Alla luce di ciò i ‘meriti’ di Bonanni ci sembrano solo quelli di trasformare in merce il lavoro e le persone, fattori che non costituiscono componenti decisive per attribuire una laurea. La presenza della Giannini rappresenta per noi l’occasione di avere da parte sua chiarimenti su alcuni temi di importanza fondamentale per l’istruzione pubblica italiana : - Chiediamo il finanziamento pubblico esclusivo per le Università pubbliche, con il rigetto totale di ogni proposta riguardante il prestito d’onore. - Chiediamo un concreto piano programmatico nazionale sul diritto allo studio. - Chiediamo l’eliminazione di ogni inasprimento dei criteri per l’accesso alle borse di studio e la destinazione di nuovi fondi destinati al welfare studentesco per coprire anche la voce dei cd. “idonei non beneficiari”. - Chiediamo la revisione riguardanti le normative sui tirocini, assicurando retribuzione e rimborsi spese, eliminando l’unico sfruttamento (talvolta obbligatorio) legalizzato; - Chiediamo che atenei e scuole siano considerati risorse da finanziare e non voci di spesa da tagliare. - Chiediamo la piena attuazione del principio di autodeterminazione con la possibilità di scegliere il proprio percorso di studi senza alcun vincolo esclusivo. Affermiamo no al numero chiuso, come ex art. 34 “la scuola è aperta a tutti”. Riteniamo che sia necessario, da parte del Ministro, confrontarsi con gli studenti e le organizzazioni che li rappresentano per poter affrontare discussioni sulla scuola, l'università e la ricerca. Il non presentarsi alla seduta del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari è il palesarsi di una volontà contraria al confronto con le compagini studentesche, ragion d'essere del suo mandato ministeriale. Ci risultano inoltre del tutto inappropriate tali dichiarazioni della rappresentanza studentesca : "Riteniamo inopportune le posizioni e i modi di espressione del dissenso, al di fuori del sistema democratico di governance del nostro ateneo’’. Crediamo fermamente che l’unico passaggio non democratico in questa circostanza è quello applicato dall’istituzione universitaria che conferisce la laurea a Bonanni, ritenendo inoltre che tacciare come inopportuno un dissenso è del tutto fuori luogo al sistema democratico costituzionale ex art. 21 Cost. Pertanto diamo appuntamento a tutti gli studenti ed i docenti e qualsiasi altra componente universitaria e non, a lunedì ore 10 in Piazza Del Rettorato per manifestare insieme il nostro dissenso.
Studenti universitari de “L’altra Unisa”
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