Continuano le interviste ai rappresentanti d'istituto; ora tocca ad Antonio Criscuolo, del liceo Francesco Severi
- Perché hai deciso di candidarti?
"La figura del rappresentante mi ha sempre affascinato, fin dal primo liceo, tanto che maturavo questo piccolo sogno impegnandomi come rappresentante di classe e facendo, in piccolo, ciò che serviva. Mi affascinava perché era il punto di riferimento di tutti, me compreso, perché sembrava saggio, informato, pienamente attivo nel tentativo di migliorare la vita scolastica. Fascino, fama, responsabilità.. e se devo dirlo, ragazze! E ora ho vinto! Il trucco? Sono sicuro di me, sono amico di tante persone e soprattutto sanno di potersi fidare! Vivendo da rappresentante, mi rendo conto che si, è come immaginavo, bello, divertente, emozionante ma 'da grandi poteri derivano grandi responsabilità', e gli impegni sono davvero tanti!"
- Quali sono i problemi della tua scuola?
"Tanti perché ci sono tanti piccoli problemi: organizzazione, regolamenti, una fin troppo folta burocrazia, ma soprattutto poca voglia di fare! Inciampavo spesso nella scarsa intraprendenza di dirigenza e docenti sbattendo tante volte contro un muro. Ma colpo dopo colpo i muri si abbattono e con la giusta energia stiamo riuscendo a coinvolgere tutti in bellissime esperienze come la “settimana della creatività studentesca” che lascerà sicuramente bellissimi ricordi! In fondo, è facile, basta collaborare, ma soprattutto saper ascoltare e confrontarsi. Il saper vivere in società è questo, no? Dai piccoli gruppi alle grandi organizzazioni,fino ad arrivare a parlare di partiti, politica o quant’altro. Sono fiero di rappresentare 1500 studenti e fiero di riuscire a rispondere alle loro necessità. “Lotto” per una scuola migliore perché amo la mia scuola ma soprattutto l’ambiente in cui vivo."
- Perché hai deciso di iscriverti a questa scuola?
"Il 'Severi' ha il suo fascino, è sempre stato tra i licei più apprezzati e lo sarà ancora per molto! Pian piano stiamo cambiando le ultime cose, regolamenti compresi. Poi toccherà ai futuri rappresentanti."
- Cosa pensi di fare nel futuro?
"Pensando al futuro, sinceramente non so proprio cosa farò, ho tante passioni e tante strade aperte. Forse ne vedo qualcuna in più all’estero in Germania. Per ora si studia e ci si diverte, le cose spesso vengono a cercarti e quando l’occasione si presenterà io sarò pronto!"
- Se non fossi in Italia, dove vorresti vivere?
"Vado via, Roma o Bologna a studiare psicologia."
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