COMUNICATO
Lunedì 10 marzo 2014 presso l’aula Nicola Cilento dell’Università degli studi di Salerno si è svolta la giornata di approfondimento/memoria dal titolo “Il peso della memoria”, organizzata dal Prof. Vincenzo Esposito, coadiuvato dal Dott. Antonio Severino, in collaborazione con l’associazione universitaria “Sui – GeneriS” e le Pro Loco di Balvano e San Mango Piemonte.
La manifestazione aveva come tema centrale la tragedia del treno 8017, che ebbe luogo il 3 marzo 1944 e in cui morirono circa 600 persone.
Nel primo pomeriggio del 2 marzo 1944, il treno merci speciale 8017, creato per caricare legname da utilizzare nella ricostruzione dei ponti distrutti dalla guerra, partì da Napoli con destinazione Potenza.Il treno era molto lungo, perciò venne dotato di una locomotiva elettrica molto potente che, nella stazione di Salerno, fu sostituita da due macchine a vapore poste in testa al treno, per poter percorrere il tratto dopo Battipaglia che, all'epoca e per tutti gli anni fino al 1994, non era elettrificato e richiedeva l'uso di locomotive a vapore.Sul treno salirono centinaia di viaggiatori clandestini provenienti soprattutto dai grossi centri del napoletano, stremati dalla guerra, che nei paesi di montagna lucani speravano di poter acquistare derrate alimentari in cambio di sigari e caffè distribuiti dagli statunitensi. Nella galleria delle Armi, situata tra le stazioni di Balvano e di Bella-Muro Lucano, a causa dell'eccessiva umidità, le ruote cominciarono a slittare: Per la perdita dell'aderenza il treno perse velocità fino a rimanere bloccato, senza riuscire a uscire dalla galleria.
Gli sforzi delle locomotive per riprendere la marcia svilupparono grandi quantità di monossido di carbonio e acido carbonico, facendo presto perdere i sensi al personale di macchina e alla maggioranza dei passeggeri, che in quel momento stavano dormendo, venendo asfissiata dai gas tossici.
L’interesse sull’argomento da parte dell’Associazione “Sui – GeneriS” nasce nel 2004 grazie all’interesse di due soci di origine balvanese e l’aiuto del Prof. Vincenzo Esposito.
Questo reciproco interesse continua fino alla giornata del 10 marzo, data dell’evento.
L’associazione “Sui – GeneriS” oltre a rinnovare l’interesse per il tema e rafforzare la collaborazione con il Prof. Vincenzo Esposito, ha inaugurato la “stagione culturale” con questa manifestazione per diverse ragione.
“Sui – GeneriS” considera il tema della memoria come fondamentale.
Grazie alla memoria è possibile non commettere gli stessi errori del passato.
E’ possibile ricordare agli studenti che non sono semplici numeri di matricola.
E’ possibile ricordare che l’Ateneo ha una propria vita democratica e partecipata.
E’ possibile ricordare che il capitale da spendere nelle attività culturali, come quella del 10 marzo 2014, è quello umano e non solo economico.
E’ possibile ricordare che l’Università non è un “esamificio” ma è il luogo della valorizzazione culturale a 360°.
E’ possibile ricordare Mario e Mariateresa, pilastri e fondatori dell’associazione “Sui – GeneriS”, venuti a mancare in concomitanza del primo incontro su tema in questione.
E’ possibile ricordare “Sui – GeneriS” per quello che era, quello che è, e quello che sarà.
ASSOCIAZIONE SUI GENERIS
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