Elezioni alle porte all’UniSa, si vota martedì 5 e mercoledì 6 dicembre, con procedura di votazione telematica. Per questa occasione abbiamo intervistato Stefano Pignataro, uscente di carica come membro del Consiglio Didattico di Lettere, e Presidente del Consiglio degli Studenti del DIPSUM (Dipartimento di Studi Umanistici)
Pignataro, membro dell’associazione Futura, ha voluto darci un resoconto delle attività promosse in questi due anni di mandato :
“Non è facile riassumere due anni molto intensi di rappresentanza studentesca. Da quando siamo stati eletti nel maggio del 2015, nel consiglio della facoltà di Lettere, io poi ho avuto anche l’onore di rappresentate gli studenti nel Consiglio di Dipartimento, grazie anche alla vittoria dell’associazione Linguisticamente nelle liste della facoltà di Lingue e ad Antonio Sansone che mi propose.
Ho lavorato con le mie colleghe Marianna Rago della lista Sintesi, Valeria Della Polla, Elena Fasolino e Mariapia D’Avanzo, tutte della lista Run. Abbiamo lavorato soprattutto a nome degli studenti, abbiamo approvato tanti emendamenti per quanto riguarda la facoltà. C’è stata subito una grande collaborazione, io ringrazio ancora la professoressa Charmaine Anne Lie, la presidente del Consiglio didattico di Lettere; è stata in questi due anni sempre vicina agli studenti, e soprattutto ringrazio i professori, coi quali abbiamo fatto un ottimo lavoro. Devo dire che da parte dei professori ho potuto constatare una grande apertura. Noi abbiamo sentito notizie false per quanto riguarda alcuni studenti, per esempio una studentessa fece uscire sul giornale una protesta dicendo che la professoressa Lie aveva sbarrato i piani di studio.”
Inoltre, ci ha indicato i progetti svolti e gli obiettivi ottenuti:
“Per quanto riguarda le cose fatte, innanzitutto bisogna dividere l’attività istituzionale da quella culturale scientifica. Per la prima, sono stati anni molto importanti: il primo punto che vorrei citare è il tanto famigerato numero chiuso; è chiaro che noi come rappresentanti degli studenti ci siamo opposti a questa direttiva del Ministero, però voglio chiarire che non è stato il Consiglio della facoltà di Lettere a volere il numero chiuso, ma è stata una direttiva ministeriale che ci ha quasi costretto a metterlo per via di una mancanza di docenti di riferimento nella facoltà, e un sovrannumero della facoltà, quindi dato che si rischiava una chiusura per questa sovrabbondanza, abbiamo pensato di emettere questo sbarramento per risolvere il problema. Nei prossimi anni vedremo la riuscita effettiva di questo provvedimento, qualche consiglio fa abbiamo rilevato un abbassamento, ma non drastico, delle iscrizioni, perché comunque il nostro è uno dei dipartimenti che ha più iscrizioni in tutta Italia. Però questa può essere presa come esperienza per migliorare la didattica, perché molte volte la Consigliatura ha speso soldi per l’help teaching e per i bandi, che spesso rimanevano inutilizzati, data la non partecipazione degli studenti.
Il numero chiuso è stata un’opportunità che abbiamo dato alla facoltà per migliorarsi, anche se, ripeto, noi eravamo contrari perché non è bello negare lo studio ad uno studente.”
Poi, ha messo in chiaro un’ulteriore problematica che c’è stata in facoltà di recente:
“Un’altra polemica è stata quella dei CFU, per quanto riguarda l’acquisizione dei crediti per l’insegnamento: noi aspetteremo la norma del Ministero per avere più chiarezza abbiamo sempre lavorato affinché l’ateneo fornisse indicazioni più chiare, anche se l’Ateneo ha seguito le norme del Ministero.”
Continuando poi con altri progetti andati a buon fine :
“Un’importante vittoria come Consiglio è stata ottenere l’appello di dicembre, prima riservato solo ai laureandi, ed ora disponibile a tutti, quindi avremo un appello a dicembre, uno a gennaio ed uno a febbraio.
Abbiamo fatto partire come Consiglio didattico tantissimi fondi per l’help teaching; siamo stati premiati come facoltà e come Dipartimento.
Per quanto riguarda il Consiglio di Dipartimento, è un’attività più tecnica, che non tocca maggiormente gli studenti, ma si è lavorato molto per quanto riguarda la didattica, l’assegnazione dei fondi studio, abbiamo approvato una legge che regolamenta i tirocini, la cui approvazione andava sempre rinnovata. Ringrazio il professore Sebastiano Martelli, e poi la professoressa Rosa Maria Grillo, che abbiamo eletto nell’ottobre 2015, coi quali c’è stata una grande collaborazione.
Ho sempre contato sulla cultura nella facoltà di Lettere, che, insieme alla facoltà di Giurisprudenza, ha il complesso dei “rifugium peccatorum”, il che significa che molto spesso accogliamo molti studenti che non sanno cosa fare.
Futura è stata l’associazione che ha fatto di più nell’ambito della cultura; io sono stato onorato di inserire il gruppo Futura nelle importanti realtà internazionali: come primo grande evento c’è stato un convegno internazionale sui 25 anni di Tangentopoli, che ha avuto come ospiti il magistrato Raffaele Cantone, il Procuratore della Repubblica Corrado Lembo, il Procuratore Aggiunto della Direzione Antimafia Gianfranco Donadio, il Comandante Cosimo Sframeli, il professore Marcello Ravveduto e il Sindaco di Salerno.
Lo stesso tema l’abbiamo riproposto nel 2015, e il nostro ospite è stato Antonio Di Pietro. Abbiamo creato una grandissima riflessione su Tangentopoli, col supporto dell’avvocato Giuseppe Lucibello. Sono eventi che hanno avuto un successo mediatico da parte di studenti e relatori.
Abbiamo inserito il Gruppo Futura come partner del Premio Charlot, uno dei premi della comicità più importanti al mondo, grazie al Direttore artistico Claudio Tortora, e come patrocinante della conferenza con Milena Vukotic ed Eugene Chaplin (il figlio di Charlie Chaplin).
Abbiamo invitato David Grieco, uno dei registi più importanti del mondo, autore del film “La macchinazione”, con Massimo Ranieri come protagonista, e abbiamo creato una sinergia tra professori, cinema e teatro.
Grazie a professori come Epifanio Ajello, Alberto Granese, Rosa Giulio e i già citati Martelli e Grillo abbiamo creato delle tavole rotonde interessanti per gli studenti e delle grandi attività di lavoro e cultura.
Ringrazio infine anche Stefano Foresta e Gianluigi Fattoruso, rispettivamente presidenti delle associazioni Futura e Linguisticamente.”
Infine, ha commentato questa campagna elettorale, ormai alla fine:
“In questa campagna elettorale, da parte delle altre fazioni, non sento nessun punto riguardante la promozione della cultura. è chiaro che c‘è molto da fare; io personalmente non mi ricandiderò, perché una mia priorità è terminare il mio percorso universitario.
In bocca al lupo a tutti i nostri candidati di Lettere e Lingue, per continuare un discorso interessante dal punto di vista scientifico e istituzionale, come lo è stato in questi ultimi due anni.”
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