Di solito le intro alle recensioni parlando di fatti inerenti al titolo o al genere di cui fanno parte. Un modo come un altro per introdurre l'argomento ai tantissimi fan in attesa di capire se il prodotto in questione vale o meno il tempo di attesa e l'interesse che gli è stato concesso.
Un nome importante, un personaggio carismatico, un'attesa spasmodica da parte dei fan sono solo alcune delle tante variabili che messe insieme hanno composto una formula difficile da decifrare. Oggi parliamo di ‘Tomb Raider’, titolo uscito nel 2013 per ps3, pc, xbox 360 e nel 2014 per ps4 e xbox one.
TRAMA
In ‘Tomb Raider’ vivremo la prima, grande avventura dell'avventuriera più famosa dei videogiochi. Uscita dall'università, Lara Croft si imbarcherà sulla Endurance, nave capitanata dalla comandante Conrad Roth, per la sua prima grande spedizione. Quando la nave naufraga però sulle coste di un'isola all'interno del triangolo del drago, vicino alle coste giapponesi, la nostra eroina si troverà a muovere i suoi passi all'interno di un territorio oscuro, inesplorato e in grado di nascondere pericolosi e ancestrali segreti. Un luogo che tramite azioni da puro istinto di sopravvivenza forgiano la nostra Lara, trasformala, attraverso quello che ha tutti i canoni del viaggio formativo, nell'icona impavida e affascinante per la quale è ancora oggi conosciuta.
GAMEPLAY
Visitare nuovamente l'isola sperduta alla ricerca del leggendario reame di Yamatai, dopo il naufragio della Endurance, è un viaggio piacevole e coinvolgente. Fin da subito si possono apprezzare i miglioramenti grafici e il maggior numero di dettagli, che riguardano non solo Lara ma anche l'ambiente. Il giocatore è più coinvolto e immerso nel mondo virtuale creato dagli sviluppatori e anche l'esperienza di gioco ne trae beneficio.
Il tocco next-gen salta subito all'occhio. Il modello poligonale di Lara è stato ridisegnato completamente ed è più realistico. Anche il sistema d'illuminazione è stato migliorato, come si può notare facilmente negli ambienti chiusi o con fonti di luce come le torce e i fuochi sparsi in giro per l'isola. Inoltre, le texture sono più dettagliate, soprattutto quando Lara si sporca di fango o di sangue. Ora la vegetazione prende vita quando il vento la scuote e gli effetti di luce e nebbia creano atmosfere molto suggestive.
Non manca una modalità multiplayer, che vede contrapposti gli abitanti dell'isola e i sopravvissuti al naufragio. Le modalità sono i classici deathmatch singoli, a squadre o a obbiettivi, con un sistema di crescita su 60 livelli che sblocca armi, potenziamenti e altri personaggi.
La longevità si assesta intorno a buoni livelli per un action-adventure, con diverse missioni secondarie che rendono la storia più accattivante, come l'esplorazione di alcune tombe yamatai sparse per tutta l’isola, la raccolta di oggetti e reliquie, e la ricerca di documenti collezionabili. Un buon mix che lascia un po’ di libertà al giocatore di muoversi in un ambiente vasto e ricco di sorprese.
GIUDIZIO FINALE
‘Tomb raider’ può essere la prima pietra per la costruzione di una serie che anche in questa sua nuova forma, potrebbe dire la sua nel panorama videoludico. Non è un gioco perfetto, tutt'altro. Una serie di alti e bassi che pur non minando in maniera drastica le fondamenta del prodotto non gli permettendo nemmeno di spiccare il volo. Un reboot totale che potrebbe soddisfare i fan e non della serie.
GAMEPLAY: 8
GRAFICA: 8
SONORO: 8,5
DIFFICOLTA’: 7,5
LONGEVITA’: 7
VOTO FINALE: 7,8
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