Domani sera la Salernitana di Castori affronterà l’Atalanta di Gian Piero Gasperini allo Stadio Arechi nella match valido per la quarta giornata del campionato di Serie A.
Fabrizio Castori presenta il match di domani tra i suoi granata e nerazzurri di mister Gasperini. Obiettivo punti, complicato ma non impossibile, visto l’inizio da incubo della compagine granata.
Da Torino all’Atalanta
«Ci sono dei problemi, su questi dobbiamo lavorare. Spetta a me risolverli ma tutti è un pò difficile, piano piano qualche passo avanti lo facciamo. L’assetto può contare ma non è tutto. Se non c’è la giusta attenzione non funziona».
Aspetto mentale da cambiare
«Questo aspetto lo sanno tutti, anche i miei nipotini lo capirebbero. Dobbiamo cercare di risolverlo quanto prima, in settimana siamo intervenuti su alcuni aspetti. Giocano a ritmi alti e bisogna mig».
Ribéry dal primo minuto?
«Potrebbe essere. A Torino ha fatto mezz’ora circa e domani potrebbe fare altro. La tattica funziona quando funziona la testa. Quando qualche ingranaggio non funziona si va a toccare la situazione collettiva».
Come sta la squadra
«La squadra è stata completata la settimana scorsa ma è il campo che parla. Nessuno ha la bacchetta magica e nessuno può pretendere che si possa esprimere al meglio in un campionato nuovo. Mi aspettavo queste difficoltà. I problemi ci sono ma non mi piace metterli in piazza perché i panni sporchi si lavano in casa».
Gondo e lista over
«Contento per Gondo. È un giocatore che capisce i meccanismi nostri ed è un ragazzo d’oro».
Tifosi
«Ai tifosi dico che ci salviamo! Ricevo tantissimi messaggi di calore ed esortazione da tutti e posso dire che ripagherò questa fiducia che tanti mi dicono di tirare dritto. Mi faccio scivolare le cose addosso, non che non sia responsabile delle prestazioni, ma è prematuro dire cosa manca».
La visita della proprietà come fiducia
«La visita ci ha fatto piacere ma sono grande e vaccinato per capire che dobbiamo cambiare la rotta. La Salernitana si deve salvare e ci salveremo te lo assicuro! Miglioreremo quello che dobbiamo migliorare».
Viola
«Non ho mai fatto il nome di Viola con tutto il rispetto. Non mi si fa nessun nome se non quello di Viola. Sono tanti i giocatori che abbiamo trattato e non abbiamo preso».
Kastanos
«Sta rientrando adesso in condizione. Quando è arrivato come tanti erano in condizioni precarie. Per me la corsa è una dote impeccabile, una costanza, un dogma. Se non corri non giochi. Adesso ne sto apprezzando le qualità».
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