Partendo dalla struttura del "Progetto DADA", al De Sanctis è andata in scena la prima edizione del DADADAY, serata incentrata sulla creatività studentesca in tutte le sue forme. A fare da filo conduttore sono stati due temi: libertà d'espressione e diversità.

La manifestazione è stata completamente gestita dagli studenti del De Sanctis Campus Licei, che hanno inoltre raccolto i libri donati dei partecipanti alla serata, per la creazione di una rete di comodato d'uso.

Nunzio Noschese, rappresentante del Liceo De Sanctis, dichiara: “Chiudiamo l'anno scolastico con DE SANCTIS DADADAY: una serata della creatività incentrata, tra le tante attività, su padiglioni allestiti a tema LIBERTA' DI ESPRESSIONE E DIVERSITA', e con all'ingresso degli scatoloni per raccogliere libri scolastici dedicati al comodato d'uso per gli studenti con il reddito ISEE basso. La giusta conclusione ad un percorso iniziato ad Ottobre che ha rafforzato una comunità studentesca UNICA, una comunità che è riuscita quest'anno CON I FATTI a rendere il proprio istituto un vero e proprio spazio sociale nei contenuti, nella partecipazione, nell'aggregazione e nelle attività attraverso mille personalità, idee, capacità ed emozioni diverse.”
"La scuola pubblica deve essere uno spazio sociale, la nostra scuola E' FINALMENTE UNO SPAZIO SOCIALE.” Continua Noschese: “Il De Sanctis Dadaday mi ha dimostrato che, dopo il percorso di quest'anno, lo e' diventata davvero. Per l'ennesima volta quest'anno la scuola e' rimasta VIVA fino a sera tarda, resa attiva da studenti partecipativi a modo loro: chi faceva il servizio d'ordine, chi montava gli impianti audio e luci, chi era attivo negli stand, chi nei padiglioni, chi suonava e cantava e cosi via', in un clima di completa autogestione. Ma tutti contenti di essere a scuola anche alle 22 di sera e per tante ore di fila. A fine anno posso dire che oramai, dopo tantissime conferme avvenute di occasione in occasione nel corso dei mesi, questa mentalita' al Liceo De Sanctis e' una consolidata e bellissima realta'. Gli spazi sociali prima di essere utilizzati vanno rivendicati: noi abbiamo rivendicato la nostra scuola".