Falsificando le cifre delle ore lavorative, dei professori universitari, ordinari e associati dell' Università degli Studi di Salerno, sono finiti nei guai poichè lucravano sui fondi per la ricerca. Le indagini in corso da tempo, hanno portato alla luce questa truffa, e per questo ora alcuni professori si trovano indagati dalla procura di Salerno per i reati di truffa ai danni dello Stato e falso. Questa pratica, ormai consolidata, visto che ciò andava avanti da tempo, secondo l'accusa addirittura da decenni, era protetta da un'omertà diffusa. A sapere della pratica illecita erano in parecchi, infatti, tanti ricercatori precari, dottorandi e borsisti, collaboratori dei professori incriminati sapevano ma, per evitare dei problemi alla propria carriera accademica preferivano far finta di non sapere niente. Dalle indagini è emerso che almeno quattro professori universitari degli atenei di Salerno e Benevento hanno a proprio carico dei gravi indizi colpevolezza. Inoltre, già a fine 2013, i professori incriminati avevano ricevuto gli avvisi di garanzia, anche se la notizia non era trapleta al di fuori dell'ambiente accademico. La truffa aveva un sistema alquanto semplice. Infatti, i professori, sistematicamente dichiaravano di fare più ore di quelle fatte realmete, intascando così un corrispettivo non adeguato e maggiorato rispetto al lavoro svolto. Le indagini, portate avanti dalle Fiamme Gialle, sono partite dopo una denuncia fatta da un giovane ricercatore dell'Università di Salerno.