La rivincita più bella si è materializzata oggi, quando questa mattina nelle edicole francesi ed in quelle di sedici paesi di tutto il mondo, il settimanale satirico ‘’Charlie Hebdo’’, vittima dell’attentato dello scorso 7 gennaio, ha visto la luce con la pubblicazione del numero 1178 con una tiratura dalla cifra record di 3 milioni di copie. Chi pensava di averlo sconfitto – i fondamentalisti islamici e tutti gli sciacalli convinti sostenitori dell’estremismo- si sono dovuti ricredere. La libertà di manifestare il proprio pensiero non sarà mai uccisa, ed è bene saperlo. Questo è quanto ci hanno voluto insegnare i giornalisti morti nell’attentato, ma soprattutto questa è la lezione che hanno dato a tutto il mondo i redattori sopravvissuti che, nonostante tutte le difficoltà, sono riusciti ad andare in edicola come sempre, continuando ad essere taglienti più che mai e sbeffeggiando ancora una volta tutto e tutti, compresi coloro i quali volevano zittirli per sempre, quasi come se nulla fosse accaduto una settimana fa. Forse gli attentatori, o meglio: i loro mandanti, non si sono resi conto che l’evento becero e meschino del quale si sono macchiati ha avuto un effetto boomerang. Infatti la coscienza collettiva di tutto il mondo occidentale, e parte di quello non occidentale, si è risvegliata convinta più che mai a sconfiggere tutti i tipi di estremismo, non solo quello religioso. La normalità, questa l’arma usata per sconfiggere chi voleva eliminare il principio sul quale si fonda la democrazia, che meglio si manifesta con le parole apparse in una vignetta pubblicata oggi:’’Per una famiglia di pagliacci decimata, ne spuntano altri dieci’’. Anzi, milioni.