La stagione sportiva 2015/2016 si apre con una gustosa novità per la Hippo Basket Salerno. La società del presidente Bisogno ha deciso di affidare il delicato e prestigioso incarico di direttore sportivo a Giovanni Carmando, che nei giorni scorsi aveva comunicato al club l'intenzione di chiudere la sua esperienza da giocatore. Una vita trascorsa sul campo (tra basket e calcio) e al servizio degli sportivi e dello sport in generale, sulle orme del padre Bruno e col prezioso supporto della famiglia, Carmando a novembre compierà 48 anni e, di comune accordo con la società, ha deciso di entrare definitivamente nell'entourage dirigenziale (del quale faceva già parte dalla passata stagione in qualità di socio), ricoprendo un ruolo estremamente importante, a testimonianza della fiducia che la proprietà nutre nei suoi confronti. Con la sua esperienza, la sua passione, le sue conoscenze, il suo modo di fare unico, l'autore del canestro all'ultimo secondo che regalò la Promozione alla Hippo Basket Salerno è pronto ora per affrontare una nuova avventura. Anche se (ne siamo convinti) resistere alla tentazione di tornare ad indossare le scarpette non sarà affatto facile.
- Giovanni, affronterai la tua prima avventura nei panni di direttore sportivo, cosa pensi di poter dare alla Hippo in questo ruolo?
«E' naturale che, essendo la prima esperienza da dirigente, potrà trovare delle difficoltà, ma credo di poterle superare grazie alla mia grande passione e al lavoro di squadra col resto dell'entourage. Di quello che darò alla Hippo, però, credo sia meglio parlarne a fine anno quando si tireranno le somme».
- Sei sicuro che riuscirai a resistere alla tentazione di non indossare di nuovo le scarpette? O ti manterrai libero un posto in lista come il tuo amico Pino Corvo ad Agropoli per qualsiasi evenienza?
«Io credo che la voglia di ritornare sul rettangolo sarà sempre grande. La soddisferò con qualche partitella settimanale».
- Sarà un anno particolare per il basket cittadino. La Hippo sta cercando di porre le basi per costruire un progetto che possa durare nel tempo e che possa puntare in primis sui salernitani. E' questa la strada da seguire?
«Effettivamente è un anno particolare anche perché il basket a Salerno sta finendo, probabilmente anche a causa di persone che non hanno niente da dare alla nostra città. Sì, perché la salernitanità non è una parola che può essere pronunciata senza attribuirle alcun valore, occorre impegnarsi con la passione e il cuore quotidianamente, in ogni singolo gesto».
- In campo sei sempre stato un "sanguigno", uno di quelli che non mollava mai. Come dirigente che Carmando vedremo?
«Io sarò sempre uno che non molla un centimetro, ma con molta più riflessione e tranquillità. Il mio pensiero è quello di dare spazio ai salernitani e soprattutto ai giovani, i quali sono sicuro possano dare sempre qualcosa in più degli altri. Permettetemi di concludere con un Forza Hippo!».
Nei prossimi giorni saranno definiti i primi passi della Hippo Basket Salerno nella nuova stagione agonistica, che la vedrà ancora ai nastri di partenza del campionato di Promozione.
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