Si può parlare tranquillamente di rivoluzione, o almeno di un principio di rinnovamento nel calcio mondiale.
Con due provvedimenti storici, nel giro di dieci giorni, la FA(Football Association, la Federazione calcistica Inglese) e la FIFA(organo calcistico internazionale) hanno deciso di introdurre la tecnologia per evitare le controversie legate ai goal-fantasma.
Lo scorso 2 Aprile la FIFA ha scelto la tecnologia dell’azienda tedesca “GoalControl GmbH” come fornitore ufficiale dei sistemi per l'individuazione dei gol fantasma e ha deciso di utilizzarla nella Confederations Cup, che si terrà questo giugno in Brasile, a cui parteciperà anche la Nazionale di Prandelli.
L’azienda tedesca utilizzerà 14 telecamere ad alta velocità distribuite su tutto il campo.
Sulla stessa falsa riga, il segretario generale della FA, Alex Horne, lo scorso martedì aveva annunciato che nel campionato inglese la tecnologia sulla linea di porta(“Ho sempre pensato che fosse un pezzo ideale di tecnologia per facilitare il gioco”) verrà utilizzata a partire dalla prossima stagione, cioè 2013/2014.
Più precisamente ci sarà un primo utilizzo sul famoso campo di Wembley per la finale della Community Shield(che potremmo definire “Supercoppa d’Inghilterra” in cui si sfidano, quindi, vincitrice del campionato e vincitrice della Coppa d’Inghilterra) che si terrà in agosto con cui si aprirà la nuova stagione, per poi installare le telecamere sui 20 campi nel giro di massimo 6 settimane.
L’azienda che si aggiudicata la licenza è la ditta britannica “Hawk Eye”, già nota per la fornitura dei sistemi tecnologici denominati “ball-tracking”collegati al tennis e al cricket.
Lo scorso giovedì è arrivato, per questo, l’ok dai 20 club della Premier League all’uso della tecnologia a partire dalla stagione 2013-2014.
Il commissario tecnico della Nazionale Roy Hodgson(ex di Inter e Liverpool) ha commentato raggiante sul sito della FA: “Sono felice, questa tecnologia è una cosa che il mondo del calcio ha voluto per un lungo, lungo tempo. E' uno di quei giorni epocali, come il cambio della regola del fuorigioco e del retropassaggio al portiere. Molti di noi erano molto scettici riguardo a questo tipo di tecnologia, ma adesso la apprezziamo molto”.
Finalmente si cominciano a fare i primi passi verso l’uso della tecnologia in campo, che non potranno che dare un mano agli arbitri, ai giocatori e di conseguenza a tutto il mondo del calcio.
Per quanto riguarda l’Italia,invece, da questa stagione, 2012/2013, è stata introdotta una particolare novità: è stato aumentato il numero degli arbitri che sono passati da 1 a 3(con due cosiddetti“arbitri addizionali d’area”, uno dietro ciascuna linea di porta), portando il numero totale di ufficiali di gara da 4 a 6.
Questo importante passaggio è stato portato avanti per cercare di ridurre gli errori arbitrali, come il goal-fantasma e i falli commessi in area di rigore, difficili da rilevare. Tuttavia, non sempre questa innovazione è servita a far diminuire gli errori e quindi le contestazioni.
Quindi, se l’introduzione della tecnologia per i goal-fantasma può fare da apripista per altre innovazioni, non bisogna dimenticare che il calcio è comunque fatto da uomini: uomini sono i calciatori e i dirigenti, uomini sono gli arbitri e gli assistenti.
Se viene meno questo, viene meno la stessa essenza del calcio: si può dire che l’errore fa parte del calcio e lo rende quello che è, cioè spettacolare.
Il problema purtroppo è l’interpretazione che si dà di questi errori: tutti a gridare allo complotto, al “disegno” per colpire qualcuno o a fare altre dietrologie insensate.
Se tutti coloro che amano questo sport, dai giornalisti, ai tifosi, agli addetti ai lavori(giocatori e dirigenti) non invertono la rotta nelle dichiarazioni e negli atteggiamenti, il calcio non sarà mai quello sport sano e bello che tutti vorremmo.
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