Ho sempre amato la Storia. Fin da bambino è stata la mia materia preferita, e ancora oggi mi appassiona come poche altre cose.
Quello che la rende sempre attuale, a ben vedere, non è tanto la sua parte convenzionale, quella che si trova scritta sui libri di scuola, ma i suoi retroscena, le curiosità legate ad ogni epoca e a chi l’ha vissuta. Ogni avvenimento ci parla di qualcosa di più grande, uno spaccato di mondo con i propri valori, i propri sogni, le proprie illusioni.
Niente l’ha raccontato come l’Arte. Ogni decennio, ogni moda passeggera, ogni scoperta dell’uomo è narrata da una forma artistica, che può essere un disegno piuttosto che una scultura. Fin da quando siamo nati l’abbiamo usata per comunicare e raccontare agli altri chi siamo, e continuiamo a farlo per parlare del nostro presente, immaginare il futuro e ricordare il passato.
“Paperaggio e i cartelli dei Ricchiscalchi” è l’avventura che inaugura il nuovo ciclo dell’affascinante progetto “La storia dell’arte di Topolino”, che lo sceneggiatore Roberto Gagnor sta portando avanti da qualche anno sul settimanale Panini.
Dopo averci narrato, tra le altre cose, degli splendori dell’antica civiltà greca, della scoperta degli Scavi di Pompei e della Belle Epoque parigina che apre l’ultimo secolo del secondo millennio, questa volta l’autore, aiutato dal bravissimo Stefano Zanchi, pilastro della serie tranne poche eccezioni e che svolge un ottimo lavoro per la parte dedicata ai disegni, ci porta alla scoperta del Rinascimento italiano, quando una nuova classe sociale, la Borghesia, tentava di nascondere agli altri e forse anche a sé stessa il fatto di non avere origini nobili commissionando agli artisti dell’epoca ritratti e dipinti da esporre alle feste e agli eventi mondani.
Tra ricchi mercanti e dame che sfoggiavano colorati vestiti si muovevano personaggi come Michelangelo, Raffaello, Bernini, Leonardo, Giotto e Michelangelo Merisi detto Caravaggio. O dovremo dire “Paperaggio” in questo caso, antenato di una dinastia trasferitasi alla fine dell’800 nel Nuovo Continente.
Arrivato nella Città Eterna in cerca di gloria, l’artista viene ingaggiato da Paperon Dè Ricchiscalchi, ricco signore che gli commissiona la realizzazione di un dipinto. Ben presto Paperaggio si troverà a fare i conti con una certa taccagneria da parte del suo committente e un modello ben poco sveglio tranne quando si tratta di avventarsi sul cibo.
Inoltre Rocco Degli Ducchi, nemico della casata dei Ricchiscalchi, è pronto a fare qualsiasi cosa, senza badare a scrupoli, per avere i dipinti di Paperaggio, affascinato dalla sua arte e soprattutto dalla sua personale tonalità di rosso.
Arrivata al tredicesimo capitolo, la saga di Gagnor mette in bacheca uno degli episodi meglio riusciti. Strutturata su due piani temporali, quello passato che mostra le vicende del pittore e quello presente che vede Paperino e Zio Paperone venire a capo del mistero della scomparsa delle sue preziose tavole con un colpo di scena molto ben congegnato, la trama scorre in maniera perfetta, con leggerezza e senza alcuna lungaggine. Indovinata la scelta dei colori, che contribuiscono in maniera determinante a creare la giusta atmosfera dell’epoca in cui i fatti sono ambientati.
Al termine, una bel redazionale dedicato alla controversa figura di Caravaggio, alla sua arte complessa e alla stravagante personalità. Dispiace solo per la censura palesemente voluta di uno dei suoi quadri più famosi, che mostra una violenta scena di morte che la direttrice De Poli e i suoi collaboratori hanno evidentemente deciso che non valeva la pena riproporre integralmente per non turbare gli eventuali lettori più piccoli del settimanale.
Non sono per niente d’accordo, in un epoca in cui chiunque è esposto a vedere spargimenti di sangue ben più reali accendendo la tv o andando su internet, sembra assurdo che a farne le spese debba essere l’arte, ma “Topolino 3176” in edicola e fumetteria questa settimana è per il resto un buonissimo numero, che segna anche il ritorno finalmente all’altezza di un grande sceneggiatore che abbiamo avuto l’onore di intervistare lo scorso Aprile al Comicon.
Tempi lontani, un nuovo Autunno bussa alle porte, la pioggia inizia a scendere sulle città e i vestiti pesanti rispuntano fuori dagli armadi. In mezzo a tutte queste cose, ogni settimana a partire da oggi, ci saremo anche noi e, ne siamo sicuri, con noi ci sarete voi. Ben tornati!
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