E’ passato un bel po’ di tempo da quando in un ufficio in via Buonarroti a Milano fece irruzione la “Banda dei Sardi” con un progetto bello fresco da mostrare al Capo.
Tranquilli, non stiamo parlando della cospirazione di un gruppo terroristico. Al n. 38, negli uffici della Sergio Bonelli Editore, la Banda dei Sardi è come chiamavano quel simpatico trio di autori composto da Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna, arrivati proprio dalla Sardegna qualche anno prima.
Un paio di storie per “Martin Mystere”, qualche altra per “Dylan Dog”; carine e scorrevoli, ragazzi capaci che quel giorno, 11 Novembre 1989, sono convinti di essere sul punto di svoltare.
Hanno in mente una serie fantascientifica, in cui le ambientazioni urbane futuristiche di “Blade Runner”, gli scenari post-apocalittici di Terminator e la componente horror di Alien si fondono. Metteteci un tocco di Asimov ed ecco come prende forma “Nathan Nemo”, che si trasforma in “Nathan Never” su suggerimento di Alfredo Castelli a pochi mesi dall’uscita del primo albo, nel Giugno 1991. Il mitico Agente Alfa, che in questi 25 anni ha dato vita a Spin-off e serie parallele altrettanto belle, festeggia il traguardo dei 300 numeri con “Nathan Never – Altri mondi“ in edicola e fumetteria dal 18 Maggio, e con “Anno Zero”, spin-off in sei puntate ambientato “prima che tutto abbia inizio”. Ripercorriamo, in sette tappe, le storie che più di tutte ne hanno segnato il cammino e fatto il capolavoro che continua ad essere tuttora.
NN1 – Agente Speciale Alfa: primo numero, ci immerge immediatamente in quello che è il personaggio, mentre si prende più tempo per tutto il resto, ma dai dialoghi disillusi di Nathan alla voglia e paura insieme del Cyborg con cui stringe amicizia di diventare un uomo, resta il manifesto perfetto del fumetto che verrà.
NN2 – Il monolito nero: ecco, adesso tocca a tutto il resto. Iniziano a recitare la loro parte Legs, Sigmund e l’Agenzia, prende forma la Citta dell’Est e arrivano i cattivi. Il primo è Aristotele Skotos, fondatore della “Chiesa della Divina Presenza”, che approfitta delle credenze popolari per assoggettare le masse e usarle per i suoi scopi. Questo e tantissimi altri aspetti la rendono una storia ancora attualissima.
NN29 – L’ultima onda: scelgo questa, più dell’arco narrativo 18-19, che raccontava come Nathan ha perso la moglie Laura ed è diventato un membro dell’Agenzia Alfa, perché questa di Vigna è, a mio parere, molto più originale e profonda. Nathan si reca a fare visita ad un vecchio amico, Randy, ex appassionato di surf che vive in riva all’Oceano. Insieme rivivranno i tempi dell’Accademia Spaziale, dall’incontro con Laura all’incidente che ha costretto Randy all’immobilità, tra sogni infrati e delusioni, fino al commovente epilogo.
NN67 – Il sogno della farfalla: la scrittrice Ella Richards si rivolge all’Agenzia Alfa perché non è più certa di essere sé stessa. Mentre scriveva la scena di un omicidio, ha rivissuto il tutto in prima persona, come fosse parte dei suoi ricordi inconsci. Al termine di un indagine ricca di colpi di scena le tessere del mosaico si ricomporranno, fino a formare un quadro scioccante, ma nella forza di Ella troviamo un grande insegnamento di vita: in fondo noi sappiamo chi siamo, basta non dimenticarlo e faremo la scelta giusta, sempre.
NN139 – Vita artificiale: unica, indimenticabile, pietra miliare nella storia dell’ottava arte. Ike è un droide programmato per eseguire omicidi, non commette errori e non ha tentennamenti, fino al giorno in cui conosce una ragazza. Da quel momento qualcosa inizia a non funzionare più come prima. Cos’è che lo trattiene? E’ possibile che una macchina possa provare sentimenti umani? E, soprattutto, cosa decide se un essere può definirsi “umano”?
NN Gigante 1 – Doppio futuro: Adam Kelvan dice di venire dal futuro, da un’era in cui gli uomini combattono una spietata guerra contro i Tecnodroidi. Non ci sarebbe da fidarsi, se non fosse che dall’altra parte della Città dell’Est due strani tipi dicono di essere arrivati anche loro dallo stesso posto, e sono venuti per ucciderlo. E’ il primo capitolo della “Saga dei Tecnodroidi”, dimenticate la concezione che conoscete di Spazio – Tempo, vi serve solo Terminator: “la battaglia finale della guerra tra gli uomini e le macchine non si sarebbe combattuta nel futuro, ma qui, nel presente…oggi”.
NN278 – La cosa giusta: gli smemorati si andassero a rileggere i primi articoli di “Nuvole d’arte”. Racconto di tante piccole vite fatte a pezzi, di uomini e donne che credono di non avere più niente da dare e finiscono per dare tutto, e rendere meno brutto questo mondo. La migliore delle ultime annate.
Correte a rispolverare i vostri albi preferiti, il 300 sta arrivando, e ne parleremo.
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