“L'uomo ricordami o Musa, astuto, che di molti uomini vide città e conobbe il pensiero, molti dolori soffrì nel cuore andando sul mare lottando per la sua anima e per il ritorno dei suoi…”, scrisse Omero, o colui che oggi chiamiamo così, narrando l’epico viaggio di Ulisse durato dieci anni, per toccare di nuovo la terra natia di Itaca.
Le gesta del re sono ancora oggi fonte d’ispirazione per coloro che credono ci sia sempre qualcosa da scoprire oltre il limite del nostro sguardo, orizzonti nuovi ad aspettarci oltre le montagne, il deserto o il mare. Viaggi in macchina, in moto o a piedi; di alcuni di essi ci resta il racconto, un diario, qualche appunto, di tanti altri niente.
A volere essere romantici, potremmo leggere “One Piece” come un vecchio diario di bordo ritrovato nel relitto di una nave, tra le carte topografiche di un membro dell’equipaggio che si firmava come “Nami” e ricopiato da Eiichiro Oda affinchè resti come memoria delle avventure di un gruppo di ragazzi alla conquista di un sogno. Ne abbiamo letti di capitoli della storia di Monkey D. Rufy, Zoro, Sanji, Nami e gli altri, tra terre selvagge e mari in tempesta, e abbiamo conosciuto personaggi straordinari, buoni e cattivi.
Come per qualsiasi racconto, quando lo leggi capita che alcune pagine ti restino più impresse di altre, e allora, tra la fine di una saga importante come quella di Dressrosa e l’alba di una nuova, tra addii e nuove amicizie, ecco a voi le 5 saghe di One Piece, in ordine cronologico, che è meglio non vi siate persi.
Saga del Mare Orientale: perché è impossibile non cominciare un racconto dall’inizio. Magari la narrazione appare un po’ imprecisa, la scrittura non perfetta, ma sono quei difetti che in realtà conferiscono al tutto quel sapore un pò da “bei tempi di una volta” e non ti fanno mai smettere di amarla. Rufy è un ragazzo che si prepara a salpare alla ricerca del tesoro di Gold Roger, il più grande pirata che abbia navigato per mare. Sulle tracce del mitico bottino ci sono tutte le più temibili ciurme del mondo, e al ragazzo col cappello di paglia ne serve una al più presto, insieme ad una nave.
Saga di Arlong: qualcuno dirà che fa parte di quella sopra, e invece no, chiamatela mini saga o come volete ma la lotta agli uomini-pesce traccia il primo confine netto nella storia dei pirati di Cappello di Paglia. Da questo momento si capisce che direzione prenderà, chi sono i compagni di Rufy e chi è lui.
Sviluppandosi su due piani temporali, uno passato in cui viene mostrata la storia della conquista dell’isola di Coco e la sottomissione dei suoi abitanti, e uno presente che vedrà lo scontro tra i pirati e gli uomini-pesce, la trama approfondisce in maniera perfetta i caratteri dei personaggi, soprattutto i mille lati di Nami, costretta a sottomettersi all’essere che ha ucciso sua madre adottiva per il bene dei suoi amici. Indimenticabile, da morsa allo stomaco, la scena in cui, piegata e in lacrime, chiede a Rufy di vendicare anni di soprusi subiti. Per farlo anche lui, come tutti gli altri, dovrà prendere decisioni da cui non si torna indietro.
Saga di Alabasta: c’è poco da dire, un capolavoro riconosciuto da tutti. Per dinamiche messe in atto, sviluppi e ritmo della narrazione è probabilmente la più bella. Personaggi indimenticabili, pagine e pagine da leggere col fazzoletto in mano.
Anche qui la lezione da imparare lascerà nei protagonisti sensazioni che si porteranno dietro anche nel prosieguo del viaggio. Una su tutti quella che gli eroi si sacrificano, eppure a tanti di loro hanno messo un’etichetta per cui non saranno mai riconosciuti tali.
Saga di Water Seven: qui, al contrario della prima citata, non ha davvero alcun senso distinguerla dalla successiva detta “di Enies Lobby”. Magari sarà un po’ lunga, in certi punti decisamente ripetitiva, ma lo scontro con il CP9 e soprattutto la lotta tra Rufy e Usopp sono ormai leggenda, la “Flotta dei 7” fa il suo vero ingresso e c’è il primo addio a un “personaggio” della ciurma: lenta, ma impossibile da dimenticare.
Saga di Marineford: la svolta. Un’atmosfera buia e minacciosa, con un mare in tempesta, fa da sondo a quella che è, ad oggi, la più grande delle battaglia combattuta sulla rotta per il Nuovo Mondo.
Lo scontro tra la Marina, Barbanera e Barbabianca lascerà sul campo sogni infranti, legami spezzati e cicatrici che non si rimargineranno più, e il Rufy trascinato via a dai compagni non è più un ragazzo, ma un giovane uomo.
Se le avete già lette è l’occasione giusta per darci un’altra occhiata. Se non le avete lette, non prendetelo come un consiglio ma come un odine, fatelo subito! Non è mai troppo tardi per salpare.
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Misterstudent pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.
Misterstudent è una testata giornalistica registrata - Registrazione del Tribunale di Salerno n.1910 del 25 ottobre 2011