Da due anni il compositore canadese sta vivendo un periodo d'oro, aggiungo meritatamente, non che prima mancasse di notorietà negli ambienti underground ma negli ultimi tempi pare che il pubblico sia pronto per la sua apprezzabile breakcore. “Rossz csillag alatt született“ e “My Love Is A Bulldozer“ tra i precedenti album notabili da lui prodotti nel quale si è potuto apprezzare dell' ottima breakcore mancante dai lavori anni novanta di Squarepusher, oggi invece abbiamo un lavoro da tempo annunciato dove negli ultimi mesi Aaron Funk (nome all' anagrafe) si è divertito a stuzzicare l' appetito dei suoi fan postato sulla sua pagina facebook qualche breve video di lui immerso nel suo studio, pareti di sintetizzatori modulari. “Traditional Synthesizer Music” è un album suonato interamente live e come suggerisce il titolo è massiccia la presenza di sintetizzatori, dove “traditional” sta per analogico, quindi dimenticate i violini di “Rossz csillag alatt született“ o la batteria frastornante in stile “amen break” di “My Love Is A Bulldozer“. La prima traccia è “dreamt person v3” un arpeggio di due minuti contornato da qualche suono sci-fi, segue “everything about you is special” composta da una batteria breakcore ma dalle sonorità dolci accompagnata da una melodia. Settima traccia “you and shayna v1” ritengo che sia la più interessante di tutto il disco, segue lo stile delle precedenti ma molto accattivante per la bellissima linea di basso acid, infatti questa traccia suggerisce qualcosa per la successiva, una inusuale “Goose And Gary v2” decsamente dalle sonorità acid anni ottanta, tanto da ricordare “ten ragas to discobeat”di Charanjit Singh, L' ultima traccia del disco “paganism ratchets” unisce una batteria break a melodie e sintetizzatori dalle sonorità crash talvolta capaci di ricordare il leggendario Morton Subotnick.

Di Venetian Snares vi consiglio di ascoltare anche:

printf("shiver in eternal darkness/n"); (2000)
Rossz csillag alatt született (2005)
My Love Is A Bulldozer (2014)