Tre giorni fa il crollo di una contro soffittatura e il mattino seguente la consueta protesta degli studenti, che non possono più accettare le pessime condizioni di quello che dovrebbe essere un luogo atto a svolgere attività didattiche. L' accaduto di giovedì scorso è stato solo l' ennesima disavventura con cui gli studenti di cava devono far fronte tutti i giorni, infatti vanno aggiunte alla lista: infiltrazioni d’acqua, assenza quasi completa di fondamenta, scale antincendio inesistenti e palestra semi-inagibile. “se il tetto è crollato la colpa è dello Stato” recitava un slogan della manifestazione di venerdì mattina durata circa un ora e poi trasformatasi in un' assemblea straordinaria, le ultime proteste unite a quelle del mese di dicembre hanno attirato l' attenzione dell' ingegnere dell’Arechi Multiservice e di un geometra il quale hanno dichiarato “In seguito alla revisione del danno, all’interno del tavolo di discussione è stato comunicato unimmediato intervento che dovrà avere un sopralluogo specifico tra le giornate di lunedì e martedì -pertanto molto probabilmente l’istituto resterà chiuso-; successivamente vi saranno degli interventi che a seconda della gravità delle condizioni dovrebbero durare massimo una o due settimane”. La dirigenza dell' istituto pur riconoscendo le criticità dell' edificio ha ritenuto non necessario far entrare le telecamere perché darebbero una cattiva immagine dell' istituto ma forse sarebbe il caso di mostrare anche a chi non frequenta l' istituto in che condizioni i ragazzi devono svolgere le attività didattiche, attività che hanno lo scopo di far acquisire conoscenze utili per il futuro e magari far si che non si verifichino mai più situazioni analogh