Disse Friedrich Nietzsche: “Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. Perchè se scruterai a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te”.
Luogo, Gotham City. Periodo, inizio secolo. Attraverso le pagine del suo diario, scopriamo in Amadeus Arkham un giovane studente che vive con la madre nella casa di famiglia.
La salute di quest’ultima, probabilmente già cagionevole, dopo la morte del marito ha subito un ulteriore peggioramento. Amadeus la accudisce, amorevolmente, eppure, ogni volta che si ferma a pensare, ogni volta che resta da solo con sé stesso il ragazzo non riesce a togliersi dalla testa un’idea. E’ assurda, priva del più logico fondamento, ma si è insinuata nella sua mente e non lo lascia più, fastidiosa, come un lavandino che gocciola la notte, come un ramo che batte alla finestra: in quella casa c’è qualcosa…
1920. Amadeus Arkham è un giovane medico che lavora all’ospedale psichiatrico di Metropolis, è sposato con Constance e dal loro matrimonio è nata Harriette.
A contatto con i pazienti ogni giorno Amadeus matura l’idea che i malati di mente sono, in effetti, persone la cui unica colpa è stata quella di nascere con un disturbo con cui sono stati costretti a convivere ogni giorno, persone sole, abbandonate a se stesse, rinchiuse in celle o legate come bestie nell’attesa che muoiano, mentre potrebbero essere aiutate a sopportare i propri fardelli.
Nel frattempo la madre del Dottor Arkham muore, forse, suicida. Tornato a casa per il funerale ritrova le cose della sua infanzia e, durante la notte, prende un’importante decisione: si trasferirà con la famiglia a Gotham e trasformerà la casa di famiglia in una struttura che possa accogliere le persone mentalmente disturbate in modo dignitoso. Un nuovo inizio per lui, che può seguire finalmente la sua passione, un nuovo inizio per Constance e Harriette, in una nuova città, una nuova casa, una nuova vita.
Dopo qualche tempo il manicomio “Elizabeth Arkham” viene ultimato.
Amadeus è sempre impegnato, viaggia per il mondo ed entra in contatto con i più illustri esperti della sua materia. Va tutto bene, solo ogni tanto, quando torna a casa, gli capita di fare strani sogni, come la bambina. Così, anche mentre guarda moglie e figlia felici scartare i regali che gli ha portato dal suo ultimo viaggio, pensa “eppure, qui dentro c’è qualcosa…”.
Martin Hawkins, un paziente che il medico ha in cura da quando lavorava all’ospedale psichiatrico e che ha cercato di aiutare in tutti i modi è fuggito, e la polizia lo cerca.
1° Aprile del 1921. Rientrando in casa, Amadeus trova la moglie a la figlia orribilmente assassinate e mutilate. A farlo è stato Martin Hawkins, il suo paziente.
Amadeus Arkham lottava contro i mostri, scrutando nell’abisso delle persone. Ha guardato dentro Martin, e il mostro che era in lui ha guardato dentro Amadeus. Sapeva dove viveva, dove poteva trovare Constance e Harriette, dove poteva colpire.
Sei mesi dopo,mentre uccide di proposito con l’elettroshock, la sensazione che il vero mostro si nasconda ancora lì, dove è sempre stato, in quella casa, nascosto dietro le tende, nel battito d’ali del pipistrello che popola tutti i suoi incubi, prende il sopravvento, e lo conduce all’abisso.
Gotham City, tanti anni dopo. Il manicomio “Arkham” ospita, sotto la massima sorveglianza, i peggiori criminali della città. La sera del 1° Aprile la polizia circonda la struttura, con le sirene spiegate e i cecchini pronti a far fuoco. All’interno del manicomio c’è stata una sommossa.
I prigionieri si sono liberati o, più probabilmente, qualcuno li ha aiutati.
Il commissario Jim Gordon si incarica di condurre le trattative, ma Joker e gli altri hanno una sola richiesta: il Pipistrello, da solo, li dentro.
Batman, come si fa chiamare, è un uomo mascherato da pipistrello che, tra la diffidenza di tutti, sembra condurre una specie di battaglia personale contro i delinquenti di Gotham City. La polizia non si fida di lui, ma può spingersi, con i suoi metodi, dove la legge non può arrivare, e questo ha permesso di rinchiudere ad Arkham tanti mostri, e a Jim e agli altri tanto basta.
Batman lotta contro i mostri. Ora, entrando ad Arkham, sarà costretto a guardare il loro mondo, e, soprattutto, anche loro, dall’abisso in cui vivono, guarderanno lui, quanto li teme, quanto li odia e, soprattutto, quanto gli somiglia.
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