Informativa per la privacy del visitatore:

Questo sito e gli strumenti terzi da esso utilizzati si avvalgono di cookie sia tecnici che di profilazione, necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nell'apposita policy.

Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Ho capito, non mostrare più questo banner.

Perchè vedo questo banner?

Vuoi rimanere sempre aggiornato su Salerno e provincia? basta un click!

Misterstudent.tv

login

The Walking Dead: gli zombie… non sono loro il vero pericolo

15/12/2014

Rick Grimes:“This is not a democracy anymore”

“Either you’re the butcher or you’re the cattle”

Titolo: The Walking Dead
Anno: 2010 - in corso
Genere: drammatico, thriller, horror, fantascienza, azione
Stagioni: 5
Ideatori: Robert Kirkman, Frank Darabont


Il protagonista Rick Grimes (Andrew Lincoln), poliziotto coinvolto in una sparatoria, viene colpito alla schiena e va in coma lasciando tra le lacrime la moglie Lori (Sarah Wayne Callies) e il figlio Carl (Chandler Riggs). Un giorno si risveglia e... è tutto molto cambiato. Un virus è scoppiato trasformando le persone in zombie che attaccano i vivi, soggiogando l’intera nazione. Un inizio di serie molto emozionante per la desolazione: uno scenario apocalittico di una città in piena epidemia che mi ha ricordato molto l’inizio del film “Resident Evil - Apocalypse”. Da quel momento in poi il protagonista incontrerà spesso dei sopravvissuti, molti dei quali ci lasceranno e saranno rimpiazzati repentinamente da altri. Non ci affezioniamo troppo ai personaggi, perché la morte in questa serie è all’ordine del giorno, quasi ogni minuto c’è una vita che si spegne. Dopo un po’ lo spettatore inizia a farci l’abitudine, e la serie riesce ad innescare un processo mentale di “normalizzazione” della vita narrata. E’ normale che ci siano gli zombie, è normale che la gente muoia per una parola di troppo, è normale che debbano scappare spesso da un posto all’altro inseguiti dai morti viventi, o da altri esseri umani un po’ ostili. La quotidianità di The Walking Dead viene accettata dal pubblico, ed esso matura una difesa psicologica verso la catastrofe.
I personaggi non sono caratterizzati benissimo, infatti non ci sono simbolismi da cogliere particolarmente rilevanti del loro carattere, o modo di agire. La storia si evolve dalla quarta stagione, per il resto rimane tendenzialmente uguale: zombie-fuga-uccisioni. Ma non smette mai di intrattenerci perché la sua forza gira proprio attorno a queste azioni: quasi non vediamo l’ora appaiano degli zombie perché vogliamo l’azione e l’eliminazione dei cattivi. Di questa serie viene detto spesso che ha molti "buchi di trama"; del surrealismo di alcune decisioni da parte dei protaginisti o dei loro modi di agire; della presenza e morte dei personaggi neri coinvolti nella storia che una volta che muore uno lo rimpiazzano con un altro. Insomma, di critiche a questa serie se ne possono fare, ma credo che non sia una serie che punti alla genialità della trama o delle scelte registiche. Come ho detto prima punta all'intrattenimento dell'azione e alla scoperta di nuovi personaggi con delle loro particolari caratteristiche e, infine, lo spettatore si sente sempre preso da un'unica domanda per tutte le puntate "Come è scoppiata l'epidemia?".                                         Alcune caratterizzazioni dei personaggi possiamo notarle: troveremo il saggio vecchio che prende le decisioni più umane e razionali; il leader assoluto che prende sempre le decisioni definitive; l’impulsivo; coloro che prendono decisioni spesso sbagliate e fanno una brutta fine.                      Alcuni dei temi più interessanti di questa serie, oltre la sopravvivenza dagli zombie e la tattica per neutralizzarli, sono: la politica e l’umanità ridotta allo stato selvaggio che ci porta a ragionare sul binomio bene/male. 

La politica viene ridimensionata da una nazione, a tanti piccoli gruppi di sopravvissuti autogestiti. Nel gruppo dei protagonisti la gestione delle loro vite passa attraverso una oligarchia iniziale. Shane e Rick principalmente sono quelli che comandano, anche se c’è una parvenza di democrazia perché ogni tanto qualche personaggio secondario riesce a fargli cambiare idea o, per lo meno, a dissuaderli da scelte drastiche. Durante la serie i sopravvissuti incontreranno altre persone senza scrupoli, che le porterà alla totale mancanza di fiducia verso il genere umano. Tale da formulare un breve numero di domande per capire se bisogna uccidere o meno una persona che voglia entrare a far parte del loro gruppo. L’eliminazione continua di uomini e zombie, e il regredire allo stato brado li porterà ad “inselvaggirsi” e ritornare ad una vita bestiale, con il decadimento progressivo del loro autocontrollo e della loro sanità mentale. Rick arriva poi ad essere l’unico leader indiscusso e impone la sua autorità esordendo con “questa non è più una democrazia”. Instaura un regime dittatoriale che inizialmente va bene a tutti perché le sue scelte si sono rivelate spesso quelle che più si avvicinavano alla cosa giusta da fare. Rimane comunque un personaggio positivo e fondamentalmente buono e non tiranno. Infatti dopo un po’ potremmo definire una monarchia quella che lui attua, perché si lascia consigliare e ha una sorta di collaborazione fra i membri.
L’altro tema fondamentale è quello di cui voglio parlare principalmente. Col passare delle puntate ci si accorge di una cosa scandalosa: gli zombie diventano normalità, sono all’ordine del giorno, infatti i protagonisti non sono quasi più particolarmente toccati dalla loro presenza. Gli esseri umani ostili… sono loro il vero pericolo. Egoismo, opportunismo, tradimento, ricerca continua di trarre profitto dalle situazioni e chi più ne ha più ne metta. La vita viene regolata dalle leggi della giungla: vince solo il più forte, anzi, peggio, vince chi sa approfittarsene meglio degli altri. Le persone che incontrano sono quasi tutte provviste di questi lati negativi e questa è forse la più grande denuncia sociale, oltre a quella politica, della serie. Un’invettiva alla “malvagità” umana, che ci ricorda tanto un’opera come “Il signore delle mosche” di William Golding. Entrambi ci lanciano lo stesso messaggio: l’essere umano che viene privato della sua civiltà e portato sempre più al suo stato animalesco e istintivo, si rivela essere per quello che è veramente. Un animale intelligente pronto a sacrificare anche i suoi pari pur di perseguire il bene individuale, a discapito di svariate vite umane. Il nostro gruppo di sopravvissuti è forse l’unico che si salva, anche se ogni tanto notiamo sprazzi di egoismo, e sono pronti a lasciare indietro i propri compagni, se non gli sono particolarmente legati. I morti viventi quindi diventano il problema minore, a fronte di questa umanità sempre più individualista, che se non fosse vincolata da civiltà, leggi scritte e morale pubblica sarebbe una catastrofe.
Infine voglio condividere una mia opinione sull’epidemia. Il virus, tranne rare rivelazioni, non viene svelato interamente. Non si sa cosa sia successo effettivamente anche se qualcosa viene lasciato intendere. La serie non è finita e non so se verrà mai svelato completamente, ma io credo che non debba essere rivelato. “Perché?” vi chiederete voi. Perché il vero virus che il creatore vuole mostrarci non è quello che trasforma gli esseri umani in zombie. Il vero virus è l’umanità stessa che, spogliata della sua morale civile, fa sprofondare la vita e la pace sulla Terra nelle acqua più profonde e buie.

Antonio Carmando - ExtraTime - - Vai alla Home

Rimani aggiornato:

Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Misterstudent pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.

Altri articoli recenti

ANC Salerno: venerdì 11 ottobre l’annuale convegno-spettacolo, con le performances dei comici Rai Alessandro Bolide, Salvatore Turco e Peppe Laurato

“Dal Bilancio alla bancabilità d’impresa”, questo il titolo del convegno annuale organizzato dall’Associazione Nazionale Commercialisti Salerno...

Ecommerce HUB® e Days to Connect insieme per l’economia digitale campana

Days to Connect e Ecommerce HUB® uniscono le forze a favore degli imprenditori digitali della Campania. I due eventi, patrocinati dalla Regione Campania, si svolgeranno dal...

Sailes Yes: la piattaforma che utilizza l’AI e rivoluziona il mondo del settore vendita

Si chiama Sailes Yes e, grazie all’intelligenza artificiale, aiuta il settore sales a trovare lead di vendita di qualità tramite Linkedin. Un vero e proprio SaaS...

Days To Connect: aperte le iscrizioni di partecipazione per la III edizione del primo evento in Italia dove i Big Player del mondo digitale incontrano

Sono ufficialmente aperte le iscrizioni per Days To Connect 2024, il primo evento in Italia dove i Big Player del mondo digitale incontrano le aziende per creare nuove occasioni...

Blowhammer al Pitti Immagine Uomo 106

Blowhammer sceglie Firenze e il Pitti Immagine Uomo come palcoscenico per presentare la nuova collezione Primavera/Estate 2025.Il collettivo di designer e artisti, dopo il...

A settembre si apre il set del film “Ho visto un sogno”, il nuovo dramma psicologico di Carlo Della Volpe

N.B. RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
A settembre con un nuovo film. Carlo Della Volpe, videomaker e regista napoletano, torna dietro la macchina da presa con “Ho visto un...

Blowhammer si reinventa: un nuovo capitolo di indipendenza e individualità nel mondo dello streetwear

Blowhammer inaugura la sua nuova era e presenta il suo rebranding che, partendo dalle sue radici, non rinuncia a rinnovarsi e a proporre qualcosa di nuovo ed esclusivo portando...

A San Cipriano D’Aversa il benessere porta la firma di Arturo Mentino e Debora Caterino, a febbraio a Sanremo nel Master Vip dei Massaggiatori

N.B. RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Insieme nella vita e nella professione, Debora Caterino e Arturo Mentino condividono con ampia soddisfazione la loro attività nel settore...
Contatti

Misterstudent è una testata giornalistica registrata - Registrazione del Tribunale di Salerno n.1910 del 25 ottobre 2011

Realizzazione grafica e tecnica a cura di Vincenzo Vigilante