La prima guerra mondiale fa sentire i suoi primi colpi anche in mare. Due giovani vengono fatti prigionieri da un gruppo di pirati al largo dell’Oceano Pacifico, “il più grande di tutti”, che hanno intenzione di chiedere un riscatto.
E’ in un mondo di uomini e donne che hanno smarrito se stessi che si fa largo, malinconico e sognatore, quello che è considerato ad oggi da una vasta parte della critica come uno dei personaggi più belli della storia, non solo del fumetto, ma della letteratura mondiale: Corto Maltese.
E’ il 1967 quando, con il capolavoro “Una ballata del mare salato” (di cui parleremo ancora), il marinaio con l’orecchino vive la sua prima avventura; nel ’92, con “Mu”, lo vediamo per l’ultima volta, su una spiaggia ad attendere una nave che passi a prenderlo.
Hugo Pratt, genio riminese, padre di Corto Maltese, muore nel 1995, e con lui se ne va un pezzo di vita dell’ottava arte. Nel 2005 vennero ritrovate 13 strisce abbozzate di quella che avrebbe dovuto essere la nuova avventura di Corto , ambientata nel lasso di tempo rimasto scoperto tra i fatti narrati in “La giovinezza” e “Una ballata del mare salato”.
Un progetto incompiuto fino a poco tempo fa. Di questi giorni, infatti, è la notizia tanto attesa: Corto Maltese torna a navigare!
La trentesima avventura del marinaio romantico sarà sceneggiata e disegnata da due autori spagnoli, Juan Díaz Canales e Rubén Pellejero.
La scelta non è stata casuale. A favore di Canales, soprattutto, noto per il noir “Blacksad”, si è espressa Patrizia Zanotti, amica personale di Pratt e titolare della società che gestisce i diritti d’autore dei suoi personaggi.
La Zanotti ha voluto anche tappare la bocca a qualsiasi sorta di critica preventiva che, lasciatemelo dire, affligge il mondo dell’arte in generale da troppo tempo, prendendo di mira chiunque si lanci nella sfida di riportare in vita qualcosa che si credeva perso, affermando che lo stesso Pratt aveva sempre espresso il desiderio di vedere continuare le avventure del suo personaggio anche dopo la sua morte.
Gli autori, da parte loro, hanno già detto che si manterranno il più fedeli possibile allo stile del maestro italiano, mettendoci del loro (e ci mancherebbe che non lo facessero!), e che gli eventi raccontati saranno compresi tra il 1905 e il 1915, in perfetta continuity con la serie.
Personalmente aspetto con ansia l’uscita di questo nuovo capitolo, prevista per il prossimo anno al Buchmesse di Francoforte, edita da Rizzoli in Italia.
Da troppo tempo Corto Maltese, che parlava più coi silenzi che con le parole, non si fa sentire, e questo mondo assordato da urla che non dicono niente ne ha bisogno, tanto bisogno.
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