“Chi si accontenta gode” recita un famoso proverbio; Questo non è sicuramente il pensiero sulla scuola italiana di Domenico Aliberti, rappresentante d’Istituto del Liceo Scientifico “IIS Baronissi”. Anzi il suo Liceo e la scuola Italiana in generale non dovrebbero accontentarsi ma essere in continuo miglioramento. Domenico è un rappresentante fiero dei suoi compagni di scuola, orgoglioso di quando si riesce a creare coesione tra tutti gli studenti.
Cosa ne pensi della tua scuola, il Liceo Scientifico “IIS Baronissi”?
In questi 5 anni ho visto la mia scuola cambiare e crescere ma non siamo ancora giunti al termine del percorso di crescita anche perché probabilmente un termine non c'è; la scuola come la società deve essere in continua crescita, un continuo migliorarsi per offrire agli studenti e alle loro famiglie il meglio.
Perché hai deciso di candidarti come rappresentante?
Perché sento che c'è la possibilità di cambiare qualcosa e ho deciso di impegnarmi affinché ciò avvenga, per rappresentare tutti gli studenti della mia scuola e portare la loro voce a chi di dovere.
Se hai sentito parlare degli altri istituti superiori, come giudicheresti il livello della tua scuola?
Dal punto di vista strutturale è migliore di altre scuole ma un problema (in via di risoluzione) è la mancanza di palestra e laboratori.
Come giudichi la scuola italiana?
La scuola italiana sicuramente garantisce una preparazione superiore a quella delle altre scuole europee tuttavia manca di attività pratica ed è proprio su questo che gli altri studenti ci battono.... La scuola italiana necessita di laboratori e di una diretta connessione con il mondo del lavoro.
Cosa dovrebbe fare la tua scuola per attirare gli studenti ad iscriversi?
Dovrebbe migliorare ulteriormente l'offerta formativa e offrire opportunità di coesione con il mondo del lavoro, come sarà fatto a partire da quest'anno con gli stage in aziende estere.
C’è una persona a cui ti ispiri?
Cerco sempre di essere me stesso quindi non mi ispiro a nessuna figura in particolare ma di certo ammiro quello persone che hanno combattuto e sono morti per i propri ideali e per difendere il bene comune.
Se potessi scegliere un posto in cui vivere dove andresti?
Sceglierei sempre l'Italia perché il nostro è un Paese ricco di storia e di cultura peccato che ancora oggi non riusciamo a valorizzare del tutto quello che possediamo e molto spesso all'estero veniamo derisi per colpa della nostra classe dirigente.
Quali sono le tue passioni, i tuoi hobby?
Un mio grande interesse è seguire tutto ciò che riguarda la cosa pubblica. Mi piace aggiornarmi sulla politica: dai fatti del mio piccolo comune fino ai "livelli" più alti dell'istituzione.
C'è qualche episodio particolare della tua esperienza della scuola che porterai con te?
Ci sono tanti momenti che sicuramente ricorderò per sempre: di certo al primo posto c'è l'occupazione dell'anno scorso che ricorderò con un sorriso, ma con grande orgoglio ricorderò l'autogestione di quest'anno. Quest'esperienza è stata un traguardo sia per me in qualità di rappresentante, sia per una realtà scolastica così piccola come la nostra. L'autogestione è prima di tutto un momento di coesione tra gli studenti e si raggiunge solamente se si dimostra di essere persone responsabili... Noi abbiamo dimostrato di esserlo, sono fiero dei miei compagni e del nostro lavoro.
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