Ezechiele Zick vede i mostri, e detta così sembra che il soggetto usi mostrarsi in pubblico sotto l’effetto di sostanze stupefacenti attirando attenzioni ed ilarità da parte dei presenti. Invece il nostro amico i mostri li vede davvero, li tocca ci parla perfino. Elena Patata (ai miei tempi col quel cognome a scuola non te la facevano passare bene, se eri anche una ragazza peggio…), che ad Oldmill è appena arrivata e non conosce nessuno dei nuovi compagni di classe resta subito incuriosita dalle affermazioni dello strano bambino che sembra soffrire di un numero imprecisato di allergie e, coincidenza, si rivela essere il nuovo vicino di casa. Entrambi emarginati dai coetanei, perché l’ultima arrivata lei, per le storie bizzarre che racconta lui, Zick ed Elena stringeranno un forte legame che li porterà a svelare i rispettivi segreti e a vivere avventure ben oltre i confini della realtà. Sopra le teste degli abitanti di Oldmill, per chi ha il dono del Dom, la capacità di percepirne l’esistenza e catturarli, c’è Bibbur – Si, una città interamente popolata da mostri i cui individui poco gestibili inclini all’illegalità vengono inviati in appositi centri di recupero chiamati “oasi di detenzione”, una delle quali altro non è che la casa di Zick.
Katja Centomo e Francesco Artibani ai testi, Alessandro Barbucci e Barbara Canepa per la parte grafica nel non troppo lontano ma neanche vicino 2003 diedero forma e parole a “Monster Allergy”, fortunata serie che fino al 2008 conobbe popolarità e attestati di stima da parte della critica. Accolta con estrema positività anche nel mercato estero, la saga dei mostri riletti in chiave umoristica ha visto la produzione di un’omonima edizione a cartoni animati andata in onda a partire dal 2005, un musical e addirittura un’attrazione in tema installata nel parco di divertimenti “Raimbow Magic Land” di Valmontone.
Ora, è noto che gli insuccessi fanno sì male, ma non per molto perché peculiarità loro sta nel fatto che il pubblico alla fine se ne dimentichi ben presto, mentre i successi non te li perdona nessuno. Così un commento qui, una domanda là, una chiosa en passant, questi poveracci non li hanno lasciati in pace fino a quando, tre anni fa, la casa editrice Tunuè ha annunciato l’uscita di un albo speciale (il numero 30) il cui riscontro ampiamente positivo di vendite ha portato alla decisione di dare vita ad una nuova serializzazione. A Lucca Comics 2016 il team storico della testata, cui si aggiunge il disegnatore Federico De Nardo, presenta ufficialmente “Monster Allergy Evolution”.
Si riparte dagli accadimenti raccontati nel numero 30, “Il cimitero dei domatori”, storia spartiacque che riporta in scena Elena e Zick diventati ormai adulti riuniti per permettere a quest’ultimo di riconquistare il potere che aveva perso sacrificato per l’amica del cuore nelle ultime pagine della prima serie. A Oldmill la studentessa universitaria ritrova anche gli amici mostri tra cui il pasticcione Bombo e Timothy, inflessibile guardiano con sembianze da gatto incaricato di tenere d’occhio l’oasi, all’apparenza scontroso e con l’aria da saputello ma rivelatosi un alleato e soprattutto una guida preziosa il cui intervento ha spesso tirato fuori dai guai entrambi. La missione viene portata a termine con apparente successo, ma il finale aveva lasciato intuire come il Dom recuperato da Zick nel cimitero appartenesse probabilmente ad un domatore malvagio e nuove, difficili prove da affrontare si andavano profilando all’orizzonte.
Chiuso l’arco narrativo in “Domulacrum” con “Monster Allergy Evolution vol.2 – La Valle dei Bombi” ne inizia uno nuovo e appare chiaro quali siano i principali ingredienti su cui hanno scelto di puntare in casa Tunuè. Il primo sta nella trasformazione dei due protagonisti da cui deriva un cambio di registro teso ad un linguaggio più maturo che sarebbe superficiale attribuire solo al tentativo di conservare l’affetto dei vecchi lettori (nel frattempo sono…siamo cresciuti anche noi), o perlomeno più corretto bilanciare tale scelta di preservare un’importante base di pubblico con l’aver capito che le dinamiche comunicative degli adolescenti di oggi sono mutate in forme che prima si sarebbero intese più adulte; il secondo nell’ampliamento del raggio d’azione e dell’universo narrativo che oltre a spostarsi da Oldmill a Wunderville, il College frequentato da Elena a cui ha deciso di iscriversi anche Zick dopo essersi ritrovati, vede soprattutto il mondo dei mostri acquistare maggior respiro introducendo nuove location come l’Armeria Matterhorn e, appunto, la Valle dei Bombi in cui i ragazzi si recano accompagnati da Timothy per conoscere la grande Bomba o grande madre di tutti i suoi simili e recuperare Bombo, per cui si era temuto il peggio alla fine dello scorso numero.
Più che per l’avventura in sé, godibile ma senza memorabili guizzi a catturare è il nuovo villain, intelligente punto di congiunzione tra eventi passati e presenti che ammettiamolo, ci ha costretto a rispolverare i vecchi spillati per chiarirci le idee.
Peccato che il colpo di scena con cui viene presentato sia facilmente intuibile e quando arriva sembra anche in ritardo, tuttavia il personaggio è ben caratterizzato, risoluto e tenuto in equilibrio tra la fame di vendetta e la voglia di dimostrare la propria potenza.
L’impressione, insomma, è che la strada sia quella buona, la storia stia prendendo forma e ciò che appare al momento è pregevolmente pensato e costruito ma una periodicità praticamente annuale avrebbe bisogno di ritmi più sostenuti. Restiamo in “mostruosamente” fiduciosa attesa.
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