Un viaggio onirico e rispettoso nelle arie e melodie celebri del Bel Canto italiano ed europeo per riavvicinare il pubblico a quella “grande bellezza” nel gioco leggero di un linguaggio teatrale, giovane, nuovo, contaminato, ma anche prezioso nel suo contenuto drammaturgico. È il fil rouge del prossimo appuntamento con la Stagione di Balletto, la rassegna messa a punto da Pina Testa, Emma Ferrante ed Amalia Salzano, che domenica 29 gennaio al Teatro delle Arti (alle 18.30) ospita la Esperimenti Dance Company con “Hopera”. (La performance originariamente in programma l’8 gennaio scorso, fu rimandata a causa del mal tempo). Spumeggiante gruppo di professionisti straordinariamente coinvolgenti e allo stesso tempo molto diversi tra loro per linee, gestualità, fisicità e virtuosismo, l’ensemble è compagnia di punta della GDO – Gruppo Danza Oggi di Patrizia Salvatori. In scena un’allegria contagiosa che accomuna grandi e piccoli, che avvicina mondi diversi e lontani, che crea un ponte tra tradizione ed innovazione, che dà al pubblico una diversa prospettiva per godere della ‘freschezza’ di una musica che non conosce eguali. Ironia, humour, divertimento nella fruizione forse inconsapevole di un patrimonio musicale spesso ‘difficile’ a molti. Tutti i performers sono danzatori dal background contaminato, pronti all’improvvisazione, disponibili a ricercare e sperimentare insieme, mentre si esprimono nella loro danza. La regia è di Federica Galimberti, nel team coreografico insieme con Mattia De Virgiliis e Francesco Di Luzio. Danzano anche: Filippo Braco, Andrea Ferrarini, Federica Galimberti, Eleonora Lippi, Stefano Otoyo, Silvia Pinna, Laura Ragni, Daniele Toti, Martina Ragni. SINOSSI Incontri casuali attraverso le pareti di un immaginario vicino di casa. L’anima di un giovane raccoglie l’invito di queste melodie sconosciute e bellissime, dalla sua mente scaturiscono immagini di fantasia, atmosfere che lo aiutano ad accogliere dentro di sé questa nuova esperienza. Poetico e coinvolgente, sulle arie di Verdi, Leoncavallo, Rossini, Handel, Mozart, (la consulenza musicale è di Marco Schiavoni) che vengono utilizzate con raffinatezza ed ironia, costruito con una levità coreografica mai banale, lo spettacolo è un repentino susseguirsi di scene ed atmosfere, in un cast a prevalenza maschile. Uno Come da copione, la Stagione di Balletto si completa anche questa volta con una full immersion dedicata all’arte coreutica: dalle 15.30 alle 17 laboratorio coreografico in palcoscenico dedicato al repertorio al quale prenderanno parte i danzatori coreografi della compagnia; a seguire un incontro - chiacchierata con loro e la possibilità di assistere alle prove.
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