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La Maschera per la mensa dei poveri

19/12/2016

Cinque ragazzi giovanissimi, conservatori reazionari, una mano tesa alla tradizione, l’occhio e l’orecchio verso l’innovazione…Cinque ragazzi figli della periferia a nord-est del napoletano troppo spesso dimenticata ma viva. Il palco della musica live si apre a “La Maschera” giovane band partenopea pronta a regalare un buon Natale in musica anche ai meno fortunati della città di Salerno.
Come accade ormai già da anni, si ripete ancora una volta la sana abitudine dell’associazione Hub Music Project, che si propone alla night life con un evento benefico: note che fanno bene al cuore. L’appuntamento è fissato per mercoledì 21 dicembre alle 21,30 al Modo, il club di via Fratelli Bandiera dove gli incontri musicali con artisti di altissimo profilo sono uno status.
Ospiti d’eccezione della serata questa giovane band napoletana, La Maschera, la cui anima sonora segue la scia del folk-rock e di cantautori come Eugenio Bennato e il primo Pino Daniele, senza rinunciare a incursioni nello swing e nel dub. Il gruppo, nato nella primavera del 2013 dall’incontro tra il cantautore Roberto Colella, il trombettista Vincenzo Capasso, il bassista Eliano Del Peschio, il batterista Marco Salvatore e il chitarrista Alessandro Morlando, canta i valori della cultura napoletana 3.0, costantemente sospesa tra il dualismo di una realtà così dura qual è quella dei vicoli di questa città e di qualunque grande metropoli del mondo. La scelta del nome non per niente casuale: è un omaggio alle opere pirandelliane e a Eduardo De Filippo, un baluardo in difesa di una memoria troppo spesso frustrata e stuprata.
«La Maschera richiama il teatro e la letteratura pirandelliana - spiega Colella - è facile da ricordare e poi ci piaceva il contrasto che genera con ciò che suoniamo. Che è semplice, diretto, non mascherato appunto. Quando suoniamo, insomma, la maschera non la indossiamo. Alcuni personaggi che raccontiamo inoltre sono delle maschere della realtà napoletana. Come Pulcinella quello della Maschera racchiude in sé i due lati del napoletano».
La loro musica è la volontà, comune a tanti altri giovani, di ripartenza, di cambiamento, di alternative, un mezzo mediante il quale tirare fuori l’ardore, la passione non ancora sopita, la creatività che questa società ignora e trascura, solidarietà compresa. E allora quest’anno, la scelta per l’happening di Natale – un’occasione per scambiarsi gli auguri ma anche per fare una buona azione – non poteva che cadere su di loro. All’ingresso del Modo una postazione permetterà a quanti vorranno di fare un’offerta libera in della Mensa di San Francesco, la mensa dei poveri di Salerno.

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