Sono trascorsi già 13 anni da quando si decise di aprire il palcoscenico alle scuole di danza con una serata spettacolo interamente dedicata a loro e durante la quale, con una semplice staffetta di passi e note, la corografia sarebbe stata l’unica espressione ad avere voce. Non una parola, ma il movimento nella sua essenza più pura. Da allora si riconferma questa la mission di Dire Danza.
Partita in sordina ma con un numero sempre importante di partecipanti, oggi l’evento è costretto a sdoppiarsi. Proprio per accogliere il folto numero di accademie che scelgono di partecipare o decidono di ritornare, l’appuntamento con la XIII edizione al Teatro Delle Arti sarà duplice: sabato 16 aprile alle 20 e domenica 17 alle 11.
Sempre a cura di Pina Testa e Antonella Ferrante, la direzione artistica è affidata a Fortuna Capasso, figlia dell’etoile salernitana, che, proprio come quell’amore per l’arte che l’una è riuscita a trasmettere all’altra, ha scelto di seguire le orme materne nella speranza di far convergere sul territorio, anche attraverso eventi di questo tipo, un pubblico assetato del genere.
Comune denominatore: la gioia di ballare su un palcoscenico prestigioso come quello del Delle Arti che dello spettacolo, in tutte le sue mutevoli forme, ne ha fatto uno status di successo.
La rassegna dunque, anche quest’anno, è pronta ad ospitare in città una folta schiera di scuole di Salerno e provincia (segue elenco) desiderose di danzare, emozionare per emozionarsi senza chiedere nulla in cambio. In scena e dietro le quinte danzatori e maestri uniti dal desiderio più puro che quest’arte mira a trasmettere: esprimere se stessi e il proprio estro. Tutto pronto dunque per una due giorni di “sola” danza: non un concorso, ma un importante momento di confronto che si offre a chi ama ballare.
«Purtroppo, in questo momento di crisi in cui la danza è l’espressione artistica che maggiormente ne risente – spiega Fortuna Capasso - vanno tristemente diminuendo anche le occasioni che tutti i giovani ballerini attendono per esibirsi. Dire Danza è proprio questo, un palco che si offre loro per liberare energia e passione, una possibilità per trasmettere la loro più grande passione».
A dimostrazione però che un palcoscenico non basta, ma bisogna anche e soprattutto studiare, la XIII edizione di Dire Danza mette a disposizione di tutti i partecipanti anche cinque borse di studio: “Palinuro Danza Festival” e “Dante in Danza” (Napoli) entrambe sotto la direzione artistica di Luigi Ferrone, “Danzamaremito” (Ascea) a cura di Amalia Salzano, Salerno Ballet Summer Festival di Ilaria Maucione, ed Etè è Annency – Centro Artys di Bènedicte Windors (Francia), che saranno assegnate dagli organizzatori stessi nel corso delle due serate al gruppo o al singolo elemento che avrà dimostrato maggiore predisposizione ed attitudine alla disciplina. Main sponsor della rassegna: Kitri – Negozio per la Danza, Centro Commerciale le Bolle di Eboli e Acsi, Associazione Centri Sportivi Italiani.
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