Il tema politico ricorrente a livello nazionale negli ultimi tempi è “spending review”. Inglesismo che traduce un’operazione politica volta alla revisione della spesa pubblica, al fine di tagliare le spese improduttive ed aumentare l’efficienza di quelle spese necessarie per l’erogazione di servizi produttivi. Ebbene, anche all’Università degli Studi di Salerno la spending review è ormai realtà. Una proposta di legge regionale del 2011, infatti, ha paventato il prossimo accorpamento dell’ADISU (Azienda per il diritto allo studio universitario) salernitana al nuovo A.D.I.S.U.R.C., il quale comprenderà al suo interno tutte e sette le A.D.I.S.U. presenti nella Regione Campania e collegate ai rispettivi atenei di appartenenza. Molti potranno affermare: Era ora diminuire dipendenti e costi della Pubblica Amministrazione! Ma dietro questo accorpamento finanziario ed amministrativo si nasconde una vera beffa per gli studenti salernitani. L’A.D.I.S.U. dell’UNISA infatti, vanta una qualità ed un’ efficienza dei servizi erogati ben superiore rispetto alle sue concorrenti campane. Ricordiamo infatti che l’UNISA, nel vivere la particolare condizione di Campus Universitario, presenta forti differenze rispetto agli altri atenei campani, per quanto riguarda la gestione dei servizi offerti dall’Azienda Diritto allo Studio Universitario. In particolare l’erogazione del 45% delle borse di studio, i servizi abitativi disponibili per gli studenti fuori sede, il servizio di mensa e ristorazione, interventi a favore degli studenti disabili, gestione e promozione di attività part-time retribuite all’interno dell’ateneo. Questo è dimostrato dal bilancio annuale dell’A.D.I.S.U. salernitana che mostra un attivo che si avvicina ai dieci milioni di euro, lungi dalle cifre presentate dalle altre Aziende per il Diritto allo Studio Universitario, che in molti casi presentano addirittura dei forti passivi di bilancio. La giustificazione politica data a tale accorpamento è quella relativa all’abbattimento dei costi di gestione dell’ente, nonostante le forti differenze nella gestione e nell’erogazione dei servizi a favore dello studente. La rappresentanza studentesca salernitana non si è tardata a farsi sentire, convocando in data 25/03/2014 una riunione/dibattito (tenutasi nell’Aula Magna dell’UNISA) con quattro esponenti del Consiglio Regionale Campano: Dott. Pica (Partito Democratico), Dott.Zara (Fratelli d’Italia), Dott. Petrone (Partito Democratico) e Dott. Mucciolo (Partito Socialista). In tale riunione i rappresentanti del Consiglio degli Studenti e la rappresentanza studentesca tutta hanno mostrato tutti i loro dubbi e le loro perplessità sulla possibilità di accorpamento dell’A.D.I.S.U. salernitana all’ A.D.I.S.U.R.C.
A tal proposito, Daniele Battista, membro del Consiglio degli Studenti ci ha gentilmente concesso un’intervista. Ecco le sue parole.
Daniele, perché in qualità di rappresentanti degli studenti, state protestando contro questo futuro accorpamento amministrativo e finanziario?
In particolar modo, la nostra protesta nasce da una proposta di legge che non presenta alcun piano di accorpamento finanziario chiaro tra A.D.I.S.U. in attivo e in passivo, né tantomeno un piano di spesa relativo al risparmio previsto dall’eventuale accorpamento. Inoltre, non è individuato alcun piano di riorganizzazione del personale afferente alle diverse A.D.I.S.U.
Molti di voi sostengono che l’accentramento delle funzioni finanziarie ed amministrative su Napoli determini non solo una politica universitaria napolicentrista, ma anche la riduzione della rappresentatività studentesca oltre che il depauperamento della “qualità” e della “quantità” dei servizi offerti, facendo venir meno la “ratio legis” della proposta di legge stessa. Perché?
Perchè siamo convinti che, in virtù dei principi costituzionali di efficienza, efficacia e buon andamento propri della Pubblica Amministrazione, tale proposta non possa essere portata avanti in Consiglio Regionale ed anzi chiediamo a gran voce che l’A.D.I.S.U. di Salerno possa mantenere la sua autonomia finanziaria ed amministrativa, soprattutto per il merito ad essa riconosciuto nella gestione e nell’offerta di servizi di alta qualità agli studenti dell’ateneo salernitano. Inoltre, la legge denota una chiara diminuzione della rappresentanza studentesca sia in termini numerici, che in termini di funzioni propositive e di controllo.
Martedi 25 Marzo c’è stato un incontro tra la rappresentanza studentesca e una delegazione di consiglieri regionali di opposizione e non, per discutere sull’eventuale accorpamento. Qual è stato l’esito finale? Le vostre perplessità e le vostre richieste hanno ricevuto risposta?
Devo dire che tutti i consiglieri regionali hanno prestato molta attenzione alle richieste da noi avanzate, ma purtroppo, nonostante la condivisione delle istanze studentesche, non si è giunti ad un esito che mettesse d’accordo le due parti in causa. I consiglieri si sono impegnati a valutare la questione e a discuterne nelle sedi preposte, ma personalmente nutro scarsa fiducia in un repentino cambiamento di rotta nelle decisioni prese dal Consiglio Regionale.
Quindi in questi tempi di crisi Daniele, non sempre, secondo quello che è il vostro punto di vista, “l’unione fa la forza”, come dimostrato da questa circostanza?
Personalmente non sono pregiudizialmente contro l'ADISURC, purché l'ADISURC abbia una finalità, purché venga verificata questa finalità, purché sia l'ultima “ratio” e soprattutto purché non si giochi con le parole, cioè non si prenda in giro l'intera comunità studentesca.
Grazie della tua disponibilità Daniele.
Grazie a voi. Un saluto a tutti i lettori di SalernoInWeb e agli spettatori di Mister Student Tv.
Daniele Lorusso
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