La Salernitana è in chiusura per l’arrivo di Facundo Gonzalez, che passerà tra le fila dei granata con la formula del prestito secco. L’obiettivo sarebbe quello di sostituire l’infortunato Daniliuc, appena operatosi in Germania. Tuttavia, per definire gli ultimi dettagli si dovrà attendere l’ufficialità del tesseramento del ragazzo da parte della Juventus.

Vent’anni, 193 centimetri, mai una presenza con la prima squadra del Valencia, ma all’attivo già una convocazione con la Nazionale maggiore uruguaiana. Se a tutto ciò aggiungiamo le 17 presenze collezionate nella passata stagione con il Valencia B, nella quarta divisione spagnola, abbiamo il biglietto da visita di un centrale roccioso, dal fisico imponente, con una discreta tecnica di base e un’innata capacità di leggere l’azione. L’anticipo è il suo cavallo di battaglia, ma non disdegna il contatto fisico con l’attaccante.

Stiamo parlando di un difensore classe 2003, molto quotato sul mercato, come dimostra l’interesse di Juventus e Milan, ma non di un Daniliuc 2.0. Prima di tutto è necessario analizzare il profilo del calciatore, che non è facilmente adattabile al ruolo di braccetto destro, ricoperto dall’austriaco quando al centro della difesa si è posizionato Gyomber: il ragazzo, infatti, è mancino (Daniliuc è ambidestro) ed è più lento del futuro compagno.

Inoltre, l’hype creatosi intorno al suo nome potrebbe essere controproducente: certo, è stato uno dei protagonisti del vittorioso mondiale Under-20, ma non il trascinatore o l’uomo in più dell’impenetrabile difesa uruguaiana, nella quale gli venivano affiancati il 18enne Alan Matturro del Genoa e la stellina del Defensor Boselli. E sappiamo bene come piazze calde e pretenziose possano influire negativamente sulle prestazioni di ragazzi così giovani.

Il reparto arretrato della Salernitana ha di certo qualità da vendere, con Pirola, Gyomber e Lovato, ai quali dovremmo aggiungere l’esperienza di capitan Fazio (altra situazione di difficile gestione). Tuttavia, anche livello numerico, è necessario un ulteriore innesto, possibilmente di qualità e prospettiva. Addio di Bronn permettendo, il ragazzo partirà come quarto centrale, potendo agire come vice-Gyomber o da braccetto sinistro, per dar fiato a Pirola.